Genova. “È l’alba di un nuovo giorno per la città di Genova”, commenta il candidato sindaco Ariel Dello Strologo, presentando il simbolo e la composizione della lista “Genova civica” per le elezioni del 12 giugno 2022. La palette multicolore, che già trasmette la ricchezza e la varietà dei simboli che compongono la coalizione, qui si applica all’eterogeneità dei candidati al consiglio comunale.
“Sono tante le professionalità in campo per una lista che vuole rappresentare in modo ampio la società civile a Genova – sottolinea Dello Strologo – Abbiamo composto una squadra di persone valide e capaci di rispondere alle diverse esigenze della città. Una lista compatta ma allo stesso tempo molto varia. Una lista civica e politica, anche perché ho sempre detto che avrei ospitato anche quelle forze moderate e riformiste che trovavano la oro sede naturale nella coalizione progressista.
Il sindaco Bucci dice molte cose, spesso non condivisibili. Quello che dico io è che il nostro programma parla, le nostre idee sono chiare. Vogliamo cambiare la città in vista del futuro, non è un caso che la capolista sia una ragazza giovane già impegnata nel lavoro in modo molto attivo”.
Ma come fare ad attirare i giovani e al contempo farli rimanere a progettare la propria vita a Genova: ” Deve essere una città competitiva, inclusiva e accogliente, soprattutto a misura di giovani, perché se no il declino non lo gestiremo ma ne saremo sopraffatti, perché questa è una città che intende a invecchiare. Bisogna quindi saper fare sistema. Bisogna esssere più forti a livello universitario ed economico. Abbiamo molte eccellenze, ma che non fanno sistema. Bisogna essere capaci, insieme, di offrire e attrarre compentenze e progetti. E poi la città deve essere accogliente, e oggi non lo è. La città ora è mal tenuta con problemi a livello di traffico, decoro e pulizia”.
La pluralità della lista “Genova Civica” va oltre le categorie di genere, età, provenienza. Ad esempio: la farmacista di Sestri Ponente che, prima in Italia, ha iniziato le vaccinazioni fuori dagli ospedali; il fisico di Praga che si è fermato a Genova dopo l’erasmus; l’esperta dell’ospedale San Martino che si occupa di medicina riproduttiva delle coppie; il team manager delle squadre giovanili di Genoa e Sampdoria; la geriatra ecuadoriana; la ricercatrice in economia di genere; l’artista e il musicista.”Dalla medicina alla fisica, dall’economia all’istruzione, dalla ricerca all’impresa, dalle arti applicate alla musica, dalla legge al sociale, dalla Pubblica Amministrazione al settore privato. Un patrimonio che ciascuno mette a disposizione della cittadinanza, con impegno e dedizione, con freschezza ed entusiasmo.”
Circa la metà dei candidati ha tra i 23 (la più giovane) e i 40 anni. Ci sono genovesi da generazioni così come “nuovi genovesi”, arrivati da altre città italiane e dall’estero, che qui si sono sentiti a casa, portando valori e arricchimento culturale. “Se Genova Civica fosse una famiglia, al pranzo della domenica i candidati si presenterebbero con un totale di oltre 30 figli. Molti sono possessori di animali, amano le passeggiate nella natura e praticano sport”.