Lavoro

Busalla, chiusura Januaplast e lavoratori a casa: i sindacati chiedono incontro con la Regione

In settimana è arrivata la notizia che, entro l’anno, il Gruppo intende disfarsi del sito di Busalla perché non più rispondente alle esigenze della multinazionale

januaplast busalla

Genova. Filctem Cgil e Uiltec Uil hanno chiesto un incontro alla Conferenza dei Capi Gruppo del Consiglio regionale ligure alla presenza degli Assessori al Lavoro Giovanni Berrino e Sviluppo Economico Andrea Benveduti per riferire sulla situazione dell’Azienda Januaplast di proprietà del Gruppo Alpla.

L’Azienda Januaplast è stata acquisita alla fine del 2018 dal gruppo Alpla (22.100 dipendenti in 17 sedi nel mondo in 45 paesi). Gruppo leader mondiale nello sviluppo e nella produzione di imballaggi innovativi in plastica, Alpla ha acquisito lo stabilimento di Busalla per utilizzarlo nella produzione di nicchia per imballaggi particolari e di minore quantitativo.

In settimana è arrivata la notizia che, entro l’anno, il Gruppo intende disfarsi del sito di Busalla perché non più rispondente alle esigenze della multinazionale.

I lavoratori sono immediatamente scesi in sciopero e ieri hanno incontrato il Sindaco di Busalla che si è immediatamente schierato dalla parte dei dipendenti rendendosi disponibile a mettere in atto tutto quello che è nelle possibilità dell’amministrazione per cercare di sostenere le 14 famiglie che resterebbero senza reddito ed evitare l’impoverimento produttivo del territorio.

Filctem e Uiltec ritengono necessario il coinvolgimento delle istituzioni al massimo livello per affrontare una vertenza che vede coinvolta una azienda da tempo radicata sul territorio ligure che, oltre ai lavoratori coinvolti e alle loro famiglie, coinvolge l’intero indotto.

Più informazioni
leggi anche
januaplast busalla
Protesta
Busalla, Januaplast chiude: lavoratori in sciopero e domani incontro con il sindaco

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.