Genova. “Tutti volevano il tram e anche io lo volevo, ma a Genova non è così semplice. Si devono fare scavi nel sottosuolo fino a 70, 80 centimetri e vuol dire rifare i sottoservizi della Valbisagno, bloccando le strade per tre anni di anni lavoro. Non era la soluzione adatta”.
Così, parlando stamattina a Radio Babboleo, il sindaco Marco Bucci risponde alle critiche di ambientalisti e associazioni del trasporto pubblico sul progetto dello Skymetro finanziato con quasi 400 milioni dal Governo.
Più volte Bucci è stato attaccato dall’opposizione perché cinque anni fa in campagna elettorale (e anche appena eletto) aveva parlato di “metropolitana di superficie“. Poi Tursi ha deciso di puntare sui quattro assi di forza filoviari, ottenendo prima una sostanziale bocciatura dal ministero e poi il finanziamento di 471 milioni in seguito alle integrazioni progettuali. Ma per garantire un trasporto più veloce alla Valbisagno, dopo aver vagliato il project financing di Alstom per una linea di metropolitana sopraelevata da Brignole a Molassana (il cosiddetto Skytram), la giunta ha scelto un’alternativa meno costosa, da realizzare con soli finanziamenti pubblici: un prolungamento della metropolitana esistente su un solo binario.
Restano tuttavia pesanti critiche per l’impatto che l’opera avrà sul paesaggio e sulle case lungo il percorso: “Passare in alto, con i piloni che non danno fastidio alla circolazione, vuol dire poter costruire l’infrastruttura senza bloccare le strade della Valbisagno – sostiene il primo cittadino -. Questo è il motivo principale per cui abbiamo deciso di andare a cinque metri di altezza, anziché restare sul terreno. Sarà anche un bello slancio verso il futuro, che fa vedere il livello di tecnologia che abbiamo”.