Genova. Il presidente della Regione e Commissario straordinario del governo per la mitigazione del rischio idrogeologico in Liguria Giovanni Toti ha firmato il decreto con cui la struttura commissariale procede alla risoluzione del contratto per la realizzazione dello scolmatore del torrente Bisagno a Genova con il consorzio ReseArch, colpito da una interdittiva antimafia notificata venerdì 15 aprile dalla Prefettura di Genova per conto della Prefettura di Salerno.
“In base alle norme vigenti non c’era alternativa rispetto alla risoluzione del contratto – spiega Toti –. Nelle ore successive alla notizia, venerdì scorso, il Rup ha mandato una lettera al Consorzio per la cessazione immediata dei lavori e la predisposizione delle opere di messa in sicurezza del cantiere”.
“Contestualmente abbiamo avviato l’iter per arrivare, oggi, alla risoluzione del contratto così da poter procedere prossimi giorni ad un nuovo affidamento dei lavori. Abbiamo lavorato per accelerare al massimo tutti i passaggi, in modo da evitare ritardi significativi e fare in modo che il cantiere rimanga fermo il meno possibile, grazie anche ai vari decreti sblocca cantieri e alle normative che facilitano il subentro”, prosegue Toti.
“Sono in contatto costante con i sindacati – aggiunge l’assessore all’Ambiente e Protezione civile Giacomo Giampedrone – con cui condividiamo l’urgenza di procedere al nuovo affidamento così da far tornare tutte le maestranze a lavorare in un cantiere che consentirà di realizzare un’opera fondamentale per la messa in sicurezza di questa città dal rischio idrogeologico”.