Genova. “L’obiettivo è continuare a fare bene. Genova è diventata un modello. Una città più pulita, più curata, più sicura. I dati dicono che il centrodestra può vincere già al primo turno. Nei prossimi cinque anni contiamo di continuare a lavorare con l’orgoglio di aver portato Genova a essere un modello di buona amministrazione a livello nazionale”.

Non usa la scaramanzia Matteo Salvini, primo leader del centrodestra a intervenire nella campagna elettorale a sostegno del sindaco uscente Marco Bucci. Lo ha fatto oggi di fronte a sostenitori e candidati riuniti in largo XII Ottobre, un centinaio scarso di persone assembrate davanti a un palco in quello che ormai è un luogo “portafortuna” del centrodestra anche se i numeri non sono più quelli di un tempo. Tra il pubblico presenti anche alcuni profughi ucraini sordomuti ospitati a Genova. Poi l’aperitivo e in serata la cena di finanziamento al Palazzo della Meridiana.

Una volta la Lega puntava a diventare il primo partito della coalizione. Oggi a contenderle il titolo ci sono Fratelli d’Italia e le liste civiche, quella “arancione” di Toti e quelle di Bucci: “L’importante – taglia corto Salvini senza avanzare rivendicazioni – è garantire una buona amministrazione. Abbiamo l’orgoglio di essere stati premiati dai genovesi rimanendo in regione. Conto che il 12 giugno il centrodestra si confermi sia a Genova che alla Spezia. Contiamo di poterci dedicare al quotidiano, soprattutto ai temi della viabilità: c’è una Gronda già pagata e progettata da mettere in programmazione, c’è il lavoro da difendere, Ilva e Fincantieri. Più cittadini si avvicinano all’amministrazione e meglio è, anzi, se qualcuno vuole impegnarsi per il suo quartiere, le liste della Lega sono aperte a persone senza tessera ma con le idee chiare”.

Che l’aria sia cambiata rispetto a cinque anni fa lo dimostra anche il simbolo che apparirà sulla scheda elettorale a Genova: non ci sarà il nome di Salvini ma quello di Bucci, in virtù dell’accordo raggiunto da tutte le forze di centrodestra. “Hai levato il tuo nome”, fa notare al leader del Carroccio il sindaco ricandidato. “Questo è un omaggio a Genova. La Lega di solito non inserisce i nomi dei candidati sindaco a Padova, Milano, Alessandria e Piacenza, ma con tutto quello che avete passato voi genovesi e con tutto l’entusiasmo che ci avete messo io ho ritenuto il 12 giugno che Matteo Salvini potesse passare in secondo piano perché vengono prima Genova, la Liguria e Marco Bucci, quindi in bocca al lupo, buona battaglia e buona vittoria”.

“Fa piacere vedere la gente in piazza – commenta Bucci -. Ci siamo dati da fare in questi cinque anni. La cosa di cui siamo più orgogliosi è aver cambiato il modo di pensare dei genovesi, prima il declino, oggi si pensa al futuro della città. Noi siamo responsabili del nostro destino e su questo vogliamo costruire i prossimi cinque anni: i 6 miliardi che arriveranno a Genova saranno spesi sul territorio”.

Nessun incontro a Genova tra Salvini e il governatore Toti. “Toti non c’è, è a Vinitaly”, chiosa l’ex ministro fermando sul nascere la domanda di un cronista. Poi nega le rivendicazioni sull’assessorato alla sanità dopo che il presidente ha annunciato di essere disposto a lasciare la delega: “Mi basta che ci sia qualcuno che si occupi degli ospedali liguri 24 ore su 24 e dia risposte a cittadini, medici e associazioni. Può sceglierlo tranquillamente e liberamente lui, a noi non interessa”.

leggi anche
Salvini a Genova per Bucci, comizio in largo XII Ottobre
Sul palco
Comunali Genova, l’annuncio di Bucci al comizio di Salvini: “Raddoppieremo le risorse per la manutenzione”
Bucci presenta ufficialmente la candidatura a sindaco
"benvenuti"
Bucci: “Voglio vincere al primo turno”. E lancia l’appello a Italia Viva: “Vengano con noi”
Generico giugno 2022
Rush finale
Comunali, ultime ore per la campagna elettorale: a Genova arrivano Letta e Salvini

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.