Le foto

Porto di Genova, la denuncia del Calp: “Carri armati e container pieni di esplosivi a bordo della Bahri Jeddah”

La nave è attraccata ieri. La presenza di armi è stata documentata con foto dai lavoratori

Genova. A dieci giorni dalla manifestazione che ha visto anche la Curia genovese scendere in piazza contro la guerra e per chiedere all’autorità portuale trasparenza e rispetto delle leggi in materia di transito di armi nel porto di Genova, la Bahri Jeddah è attraccata ieri a Genova, con un carico che comprende anche carri armati ed esplosivi.

A denunciare, con la prova delle immagini, l’ennesima presenza di armamenti a bordo di una delle navi della flotta saudita i lavoratori del Calp: “anche questa volta nonostante il cordone di polizia e guardia di finanza e la complicità del silenzio dell’Autorità portuale – scrive il Calp – i lavoratori del porto di Genova hanno smascherato il carico di morte della nave Bahri. Si tratta di carri M1 Abrams già armati, prodotti in USA e diretti in chissà quale sporca guerra a bordo come di consueto delle navi della morte Bahri dell’Arabia Saudita. Sul ponte della stessa nave viaggiano in bella vista container pieni di munizioni e esplosivi“.

I lavoratori denunciano l’assenza di controlli da parte delle autorità competenti: “Il presidente del porto Signorini che non ha degnato di una risposta né la società civile e nemmeno i Vescovi di Genova e Savona” dicono i portuali genovesi.

E “gli unici controlli in porto sono diretti contro i lavoratori ai quali viene impedito di verificare la presenza e la destinazione di armi che essi non vogliono contribuire a fare circolare nel mondo, coscienti delle sofferenze e delle distruzioni che esse arrecano ai popoli già sfruttati dalle stesse potenze geopolitiche che quelle stesse armi producono e sulle quali lucrano”.

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