Genova. Piscina per il surf, piscina con le onde, vasca dinamica o wave pool. Chiamatela come vi pare, ma sicuramente l’idea che un impianto di questo tipo sbarchi sul litorale genovese sta dividendo i pareri. Tra chi vede con entusiasmo la possibilità di una struttura avveniristica nel ponente cittadino e chi pensa che si tratti di un’opera monstre assolutamente superflua. Ricordando che Voltri attende da tempo l’ultimazione dei lavori della storica piscina Mameli, in ritardo di parecchi mesi.
L’idea della wave pool è stata rilanciata dal sindaco di Genova Marco Bucci giovedì mattina alla consueta “colazione col sindaco”. In realtà, anche se la cosa era passata quasi inosservata, lo aveva anticipato oltre un mese fa durante un’intervista a Radio Babboleo. Quasi inosservata perché, in realtà, quell’intervista era circolata parecchio nell’ambiente dei surfisti genovesi e non solo.
Il sito web specializzato Surfcorner aveva intervistato i titolari di Surf Village, società italiana che si sta occupando di diversi progetti di questo tipo. Da loro la conferma di un dialogo con l’amministrazione che va avanti almeno da un paio d’anni.
“Ci sono vari scenari e vari siti attualmente al tavolo di Surf Village, ma nei prossimi mesi siamo fiduciosi che tutto si chiarirà e saremo in grado di ufficializzare la location ligure, oltre alle altre in fase avanzata nel nord Italia”, avevano dichiarato Dario Nuzzi e Gabriele Raso a Surfcorner.
La vasca che potrebbe sorgere a Voltri sarebbe di dimensioni simili a quella Alaia Bay, a Sion (nella foto), in Svizzera, che misura 100×100 metri. La wave pool a Voltri sarebbe di 110 metri per 70. Non le alpi, ma l’Appennino ligure a fare da sfondo all’impianto.
La suggestione non è da poco. Per Bucci “Verranno da tutta Italia e da tutta Europa per provarla” – ha detto – ma, specialmente in campagna elettorale, le critiche erano pressoché scontate.
Ariel Dello Strologo, candidato del fronte progressista, ne fa una questione soprattutto di priorità: “Non mi sembra per niente una bella idea, dopo aver incontrato il mondo dello sport ho registrato una grande preoccupazione sulla capacità da parte di questa città di reggere un così alto numero di piscine – afferma – bisogna ancora ultimare la Mameli, e poi portare una struttura così impattante sulla costa quando invece dovremmo avere l’obbiettivo di rivitalizzare il nostro mare non mi pare coerente, e infine è soprattutto un impiego di capitale molto importante…”
Maria Tini, consigliera M5s, parla di “sparata preelettorale”: “A Bucci ricordiamo però che i bambini e i ragazzi hanno bisogno di fare sport, tutti e non solo i surfisti. Se l’amministrazione comunale ha davvero risorse sufficienti per dare il la a questa vasca, che peraltro sorgerà sul litorale, dove magari le onde ci sono già, allora non si capisce perché non li abbiano invece destinati per costruire palestre, piscine, pareti da arrampicata, campi da pallavolo e da basket, spazi per arti marziali, bocciofile come si deve per gli anziani che spesso non hanno spazi di aggregazione”.
Sempre che l’idea si concretizzi, Genova non è la prima città italiana a puntare su questo tipo di impianto. Alla fine del 2021 la giunta comunale di Cagliari, altro Comune retto dal centrodestra, ha approvato una variante al piano urbanistico proprio per agevolare la creazione di una piscina con onde al posto del vecchio ippodromo sulla spiaggia del Poetto. Anche a Milano, in zona Idroscalo, ha aperto lo scorso anno una wave pool e altre ne esistono a Roma e Riccione ma all’interno di aquapark.
L’idea della ‘piscina con le onde’ era stata ventilata dal sindaco Bucci anche quando era balzata agli onori delle cronache la costruzione di un ipotetico mega palazzetto dello sport a villa Bombrini, una struttura che se sarà realizzata avrà vita attraverso un project financing con investimenti privati ma sulla quale, ultimamente, non ci sembrano più esserci stati particolari sviluppi.