Udienza preliminare

Morta dopo l’asportazione di un neo, i tre imputati per l’omicidio di Roberta Repetto chiedono il rito abbreviato

In questo modo in caso di condanna otterranno uno sconto di pena. Processo al via il 28 giugno

Roberta Repetto, la vittima

Genova. Saranno processati con rito abbreviato il ‘santone’ del centro Anidra, Paolo Bendinelli, il medico bresciano Paolo Oneda e anche la psicologa Paola Dora, compagna di Oneda e presente all’operazione. Tutti e tre sono accusati di omicidio volontario in concorso per la morte della 40enne Roberta Repetto.

Stamattina si è svolta l’udienza preliminare e gli imputati principali del processo hanno chiesto il rito abbreviato che consente, in caso di condanna, lo sconto fino a un terzo della pena. Il processo comincerà il prossimo 28 giugno dove Oneda e Dora hanno chiesto di essere interrogati e potrebbe finire prima dello stop estivo.

Bendinelli, invece, difeso dall’avvocato Alessandro Vaccaro, ha deciso di non sottoporsi all’esame. Per lui il gip ha disposto il rinnovo della custodia cautelare in carcere.

Sempre il 28 giugno il gip deciderà sul rinvio a giudizio di Teresa Cuzzolin, responsabile legale di una delle aziende collegata al centro Anidra, imputata insieme a Bendinelli di circonvenzione di incapace. Per la procura Cuzzolin Bendinelli, “abusando delle condizioni di inferiorità psichica” della Repetto “la inducevano a elargizioni per complessivi 120 mila euro” in parte a favore del centro Anidra e “in parte a favore di Cuzzolin Teresa”.

Il neo di Roberta Repetto, che le fu asportato da Oneda sul tavolo da cucina del centro Anidra alla presenza di Bendinelli e Dora, era in realtà un melanoma. Fu curata con tisane e meditazione e morì molti mesi mesi dopo, nell’ottobre del 2020 all’ospedale San Martino di Genova dopo aver patito atroci dolori, senza che il medico che le aveva asportato il neo, eseguisse una biopsia.

L’indagine era partita dopo la denuncia dei familiari della donna e condotta dai carabinieri del nucleo investigativo.

Bendinelli, per quella vicenda, è accusato anche di maltrattamenti e di violenza sessuale.

I genitori di Roberta e la sorella Rita si sono costituiti parte civile contro tutti gli imputati ed esprimono in una nota “un sentito ringraziamento alle istituzioni e alla Procura di Genova per l’incessante impegno che ha portato celermente a processo i tre imputati ad un anno e mezzo dalla terribile morte di Roberta”. La famiglia inoltre “rinnova la fiducia nella giustizia, certa che la verità e le responsabilità individuali di Paolo Bendinelli, Paolo Oneda e Paola Dora verranno definite in tempi brevi”.

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