54 anni

Lutto nel mondo del calcio: “E’ morto Mino Raiola”. Ma Zangrillo smentisce: “Sta combattendo”

Uno dei procuratori più famosi al mondo: tra i suoi clienti Ibrahimovic, Haaland, Balotelli e Donnarumma

Mino Raiola

AGGIORNAMENTO ORE 14.35: Il primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione del San Raffaele, Alberto Zangrillo, ha smentito la notizia della morte di Raiola battuta da tutti i quotidiani nazionali e confermata da diverse fonti. “Non si specula sulla vita di un uomo che sta combattendo” ha detto all’Ansa pochi minuti fa.

All’ora di pranzo infatti si era diffusa la notizia della morte, a 54 anni, di Mino Raiola, forse il procuratore di calcio più noto al mondo insieme a Jorge Mendes.

Una figura potentissima nel calcio di oggi, procuratore, tra gli altri, di stelle di fama mondiale come Zlatan Ibrahimovic, Erling Haaland, Matthijs De Ligt, Gigio Donnarumma, Romelu Lukaku e Mario Balotelli, per citarne solo alcuni. Inventore del celebre “mal di pancia” con cui ironicamente si giustificavano i trasferimenti dei suoi assistiti, negli anni ha raggiunto guadagni stellari: secondo Forbes nel 2020 il suo fatturato era stato di 84,7 milioni di dollari. E a lui apparteneva il record della commissione più alta di tutti i tempi: oltre 26 milioni di euro guadagnati nel 2016 con il trasferimento del centrocampista Paul Pogba dalla Juventus al Manchester United.

La storia di Raiola è quella di un uomo “che si è fatto da sé”. Nato il 4 novembre 1967 a Nocera Inferiore, si trasferisce con i genitori in Olanda quando ha appena un anno. Ad Harleem cresce diventando tuttofare nella pizzeria “Napoli” appartenente al padre, facendo anche il contabile ad appena 15 anni. A 19 i primi guadagni veri, grazie a un McDonald’s, che acquista e poi rivende poco dopo. Nel calcio entra come direttore sportivo dell’Harleem, il cui presidente è cliente della pizzeria paterna. Diventa procuratore nel 1992 quando fonda l’agenzia “Intermezzo” che si occupa dei trasferimenti in Italia dei calciatori olandesi. Da lì un crescendo, che lo ha portato a diventare uno degli agenti di maggior potere al mondo, in grado di stabilire tempi e cifre di molti trasferimenti eclatanti.

Già nei mesi scorsi erano trapelate notizie relative ad un suo cattivo stato di salute: intorno alla metà del mese di gennaio era stato ricoverato e operato all’ospedale “San Raffaele” di Milano. Nell’occasione però il suo staff aveva smentito possibili complicazioni, negando anche un possibile pericolo di vita.

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