Guerrini, statuario stopper, fu uno degli assi portanti cui si è affidato Paolo Mantovani, per riportare la Sampdoria in Serie A, per poi, gettare le basi dell’wonder team, che conquistò lo scudetto, 4 Coppe Italia, una Coppa delle Coppe, una finale di Coppa dei Campioni, quando ancora partecipavano solo le squadre che vincevano lo scudetto.
“Le emozioni sono tantissime – esordisce Mazinga – al punto che mi sembra di essere tornato indietro nel tempo, di 35 anni; il campo di allenamento di Bogliasco mi ricorda momenti bellissimi”.
Fai parte, indelebilmente, della storia blucerchiata, caro Giovanni.
“Ho avuto la fortuna di essere tra i promotori dell’era Mantovani, persona e presidente unico – dice, con orgoglio – la Sampdoria è una squadra che rimane nel cuore, a chi indossa i colori blucerchiati.”
Siamo nella settimana che porta al derby, tu lo conosci bene, perché lo hai vissuto sulla tua pelle; è una gara, che questa volta, al di là della rivalità cittadina, è fondamentale in chiave salvezza.
“Chiedo ai tifosi sampdoriani di stare il più vicino possibile ai giocatori ed alla società, per cercare di riuscire a trovare quei punti che ci permetteranno di salvarci e di gioire tutti insieme”.