Genova. Poteva andare a finire molto peggio l’incidente sul lavoro che si è verificato nel pomeriggio di oggi nella zona delle riparazioni navali del porto di Genova. Se non ci sono state vittime, questa volta, è stata anche questione di fortuna.
Ma facciamo un passo indietro per capire cosa sia accaduto. Intorno alle 15 una piattaforma mobile con due operai a bordo all’altezza dei bacini di carenaggio è finita in mare per motivi ancora da chiarire. I due addetti si sono lanciati in mare, uno dei due è riuscito a nuotare fino al molo ma l’altro, che forse aveva preso un colpo alla testa ed era semi svenuto, è rimasto in acqua.
Un terzo lavoratore delle riparazioni si è tuffato per andare a salvarlo. Il collega stava già bevendo acqua e rischiava di affogare da un momento all’altro. Tuttavia tenerlo a galla e riportarlo a riva si stava rivelando tutt’altro che semplice.
Per fortuna, proprio in quel momento, una lancetta – una piccola imbarcazione da diporto – con a bordo quattro persone, stava navigando in quel punto dello scalo, diretta in mare aperto. I diportisti hanno visto l’uomo che si tuffava in mare e si sono avvicinati.
“Solo dopo qualche istante abbiamo capito cosa stesse accadendo – racconta il proprietario della lancetta, Christian Spadarotto, personaggio piuttosto noto nel centro storico – abbiamo subito cercato di assicurare l’uomo semi svenuto con una cima, era vestito da lavoro, con imbraghi e scarpe pesanti, e tirarlo sulla barca non è stato semplice, il suo collega, che rischiava di affogare a sua volta, è riuscito a salire a bordo da solo”.
La lancetta si è poi avvicinata alla banchina dove erano pronti i soccorsi, con un’ambulanza, e i vigili del fuoco, intervenuti anche via mare ma quando, per fortuna, il salvataggio era già avvenuto. Sul posto anche la capitaneria di porto per fare luce su quanto accaduto.
“Al momento non sono ancora chiare le dinamiche dell’accaduto, ma è evidente come l’incidente potesse avere conseguenze ben più gravi”, dicono dalla Fiom Cigl che con le rsu delle riparazioni navali, ribadiscono “oggi con forza l’importanza di rendere sempre più centrale il tema della sicurezza sul lavoro così come recentemente espresso all’autorità di sistema portuale e a Confindustria Genova nell’ambito del rinnovo del premio di risultato delle riparazioni navali”.