Manifestazione

“Il lavoro nero non muore mai”, presidio di protesta del sindacato di base davanti al cimitero di Camogli

L'Usb denuncia l'impiego irregolare di alcuni lavoratori durante i cantieri di messa in sicurezza del cimitero in parte crollato in mare il 22 febbraio 2021

Crollo cimitero Camogli, le operazioni di recupero dei feretri

Camogli. Un presidio è stata organizzato per domenica prossima 10 aprile da parte di Usb davanti al cimitero di Camogli per protestare contro il lavoro nero. Secondo quanto riferito dall’organizzazione sindacale, infatti, almeno un lavoratore sarebbe stato inserito nei cantieri attivati dopo il crollo della struttura senza “il rispetto della normativa sul lavoro”.

“Nell’ottobre 2021 si è rivolto al nostro sportello un lavoratore di venticinque anni, denunciando di aver lavorato per mesi, insieme ad altri ragazzi, completamente in nero all’interno del cimitero – si legge nella nota stampa del sindacato – ricoprendo una serie di mansioni quali il trasporto delle bare, l’apertura delle stesse e la disposizione delle esequie per il successivo prelievo di DNA da parte delle autorità competenti. Un lavoro privo di qualsivoglia tutela; fiscale dal momento che il lavoro é stato svolto senza nessun contratto, ma anche di sicurezza. I lavoratori, infatti, sono stati impiegati in mansioni fisicamente logoranti, sono stati esposti a fattori di rischio biologico già di per sé elevatissimi e per giunta non sono stati mai forniti loro i fondamentali dispositivi di protezione individuale”.

Per questo motivo il sindacato di base ha indetto la manifestazione proprio davanti al cimitero: l’appuntamento è alle 14,40 a Camogli.

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