Genova 2.0

Giardini Baltimora, lavori in corso: a giugno apre il coworking, dall’università le idee per comunicare il nuovo spazio fotogallery

Sistemati verde e sicurezza prendono forma uffici condivisi e un piano di eventi ma si attende il via libera per la costruzione del nuovo ristorante in vetro e acciaio

Lavori in corso ai giardini Baltimora

Genova. Mentre lo raggiungiamo al telefono Alessandro Cricchio, amministratore delegato di Talent Garden che, insieme a Genova Industrie Navali, Bonton Catering e Food Experience, ha ottenuto la concessione per almeno 10 anni dei giardini Baltimora, sta facendo gli onori di casa tra il prato appena sistemato e i locali al piano terra del palazzo della Regione. Con lui alcuni dei rappresentanti delle aziende che lì hanno intenzione di aprire i loro uffici condivisi, i loro luoghi di lavoro “contaminati” (nel senso buono del termine, visti i tempi).

“Vedere che qualcuno che si sdraia sul prato in pausa pranzo, qualcuno che fa jogging o che porta il cane a passeggio è già una grande soddisfazione – dice – è solo l’inizio, ma siamo convinti che quest’area cambierà radicalmente, lo sta facendo”. E’ d’accordo Lara Tropia, che ha remato per portare anche Gin in questo progetto: “Siamo già in contatto con diverse associazioni per portare al più presto spettacoli ed eventi ai Baltimora, e sicuramente vogliamo essere un riferimento per gli appuntamenti della Ocean Race“.

L’ati vincitrice della concessione – una società attiva nel settore del coworking, due in quello della ristorazione e un cantiere navale – si è costituita ufficialmente tre settimane fa ma i lavori ai cosiddetti Giardini di Plastica sono già avviati da tempo.

Tanto che per i 1000 metri quadri destinati al coworking “siamo a metà dell’opera – afferma Cricchio – e nonostante questo abbiamo già ricevuto moltissime richieste e interessamenti, il punto è che il mondo del lavoro del dopo pandemia ha sete di spazi condivisi, flessibili, dove riportare le persone ormai abituate all’ufficio da casa”. Cricchio smentisce che ci siano ritardi sulla tabella di marcia ma nota che “i costi rispetto a quanto preventivato sono sicuramente aumentati, come per tutto ciò che riguarda le costruzioni”.

D’altronde dopo la sistemazione ultimata a dicembre di prato, aiuole e sicurezza – grazie ai fondi del Decreto sicurezza, della compagnia di San Paolo e del Comune – realizzata dalla stessa pubblica amministrazione su progetto delle architette Stefania Spina e Susanna Bordoni, ora la palla è passata ai concessionari che hanno trascorso gli ultimi tre mesi a definire quella che sarà l’offerta dei Baltimora 2.0.

Oltre al coworking – uffici, sale convegni, punti per la formazione e laboratori, all’insegna delle più aggiornate soluzioni tecnologiche – sarà costruito ex novo un bar-ristorante, una sorta di grande chiostro in acciaio e vetro dove si organizzeranno anche eventi di catering, e poi ci sarà un’arena che ospiterà appuntamenti di formazione, culturali e di spettacolo, con uno sguardo particolarmente attento ai temi dell’economia del mare e della sostenibilità ambientale.

Per il ristorante stiamo aspettando le autorizzazioni dal Comune e poi partiremo – spiega l’ad di Talent Garden – ma quando sarà pronto il coworking lo affiancheremo comunque da una postazione temporanea di somministrazione, in attesa che siano ultimati i lavori per il nuovo locale”.

Il bando prevede che i concessionari garantiscano anche la manutenzione dell’intera area verde, di circa 5.300 metri quadrati, per mantenerla in uno stato di decoro. “Siamo già a buon punto – osserva Lara Tropia – anche se c’è ancora un angolo buio da sistemare, quello più vicino al muraglione lato Sarzano, lì purtroppo è ancora percepibile il consumo di stupefacenti ma siamo sicuri di risolvere a breve con l’illuminazione e con il presidio dell’area grazie alla chiusura notturna dei cancelli, cosa che finalmente potremmo fare”.

Work in progress anche per tutto ciò che attiene alla comunicazione del nuovo spazio. “Abbiamo attivato una collaborazione con gli studenti di Architettura del docente Danilo Rolle – racconta Alessandro Cricchio – abbiamo chiesto loro di pensare a come raccontare con un logo, un’immagine coordinata e uno stile il progetto dei nuovi giardini, sono arrivate oltre 20 proposte dai vari gruppi di lavoro e il risultato ci ha lasciato senza parole, non vediamo l’ora di alzare il velo su quelle idee”.

Tra le altre novità in fase di elaborazione ci sarà il lancio di un crowdfunding basato sulla vendita di una sorta di “oggetto mascotte” dei Baltimora, una realizzazione in stampa 3d che sarà prodotta in edizione limitata e che servirà a finanziare l’organizzazione di eventi pubblici di rilievo sociale. Anche per l’oggetto “misterioso”, però, bisognerà attendere qualche settimana.

Ad ogni modo, i giardini Baltimora si animeranno prima dell’inaugurazione ufficiale: “Quella arriverà col tempo, vogliamo che prima si riempiano di persone, poi penseremo al taglio del nastro“, concludono i concessionari.

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