Genova. Cosa succede alla difesa rossoblù? Dopo la rete subita a Verona ecco i quattro gol in casa contro la Lazio. La stabilità che ha portato Blessin nel reparto difensivo scricchiola, anche se nei primi 45 minuti, nonostante il gol subito, sembrava possibile una ripresa giocata nell’ottica di pareggiare. Invece è arrivata la doccia fredda del gol di Immobile nel recupero. Anche questa volta, e non è la prima, il Genoa subisce in momenti chiave: con la Salernitana aveva appena sfiorato il raddoppio, contro la Lazio era ancora con la testa a recriminare un calcio di rigore non dato (pare che il var non sia potuto intervenire perché il fallo, che comunque c’era e non è stato fischiato, era iniziato fuori area). Distrazioni fatali in un meccanismo così ricco di ingranaggi come il Genoa di Blessin. “Troppi regali, oggi”, dice l’allenatore del Grifone. “Bisogna tenere conto che non è solo la difesa che difende, ma tutta la squadra”.
Il mister rossoblù sottolinea: “La settimana scorsa a Verona non abbiamo cominciato bene la partita. Oggi nei primi 20 minuti la squadra non mi è dispiaciuta, era concentrata, hanno agito bene, nonostante i problemi sul lato sinistro abbiamo cambiato e la sensazione era che fossimo in partita”. Secondo Blessin la testa era ancora al fallo non fischiato durante l’azione del primo gol: “Bisogna avere testa chiara, idee chiare, non lasciare mai la concentrazione, l’atteggiamento. La Lazio è ripartita e Portanova avrebbe potuto mettere palla fuori, invece è andata diversamente”. Blessin è chiaro: “Abbiamo meritatamente perso”. Proprio Portanova, autore di una prestazione meno brillante anche a Verona, sembra essere l’uomo chiave in questa squadra, evidentemente. L’assenza di un “senatore” come Sturaro, out per un problema fisico, non va sottovalutata in un Genoa che ha tanti giovani.
Tuttavia evidenzia che il var avrebbe potuto intervenire per almeno l’espulsione del giocatore, visto che Piccoli stava andando verso la porta. “Sinora sono state diverse le situazioni in cui non abbiamo avuto l’aiuto del var”.
La Lazio, inoltre, a differenza del Grifone, ha azzeccato quasi tutti i tiri, con una precisione millimetrica e saputo sfruttare le indecisioni della squadra, anche quella di Sirigu che ha dato il via al terzo gol.
Ora restano sei partite: “Vogliamo essere coraggiosi, vogliamo dare tutto per riuscire a salvarci, tornare a giocare come nelle prime 8 partite. Nel calcio gli sbagli si fanno, ma il punto è che bisogna reagire con coraggio”.
Sul mancato ingresso di Destro chiarisce: “Era arrivato il momento di far giocare Piccoli dall’inizio: si è allenato e oggi ha fatto bene, i cambi li penso sul momento immaginando chi possa essere più adatto e con Destro non c’è nessun problema”.