Dopo la vittoria

Genoa con la testa già al derby. Blessin: “I punti in palio sono sempre tre, ma importantissimi”

Piccola polemica tra Mazzarri e Blessin, con l'allenatore dei sardi che ha rifiutato la stretta di mano

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Genova. La certezza è che la squadra lotterà sino all’ultimo, che ha sempre problemi nel trovare la porta, ma anche che il derby potrebbe essere davvero quel crocevia importante per affrontare le ultime, difficilissime, partite. Alla partita contro la Sampdoria il Genoa penserà da domani, intanto si gode la ritrovata vittoria contro il Cagliari, che aveva battuto anche all’andata. Un po’ di tensione, non solo al novantesimo, ma anche prima della conferenza stampa di Mazzarri, con Blessin che è passato a salutarlo e il mister dei sardi che rifiuta il gesto, dicendo che bisogna salutare prima della partita, non alla fine, evidenziando che l’allenatore del Genoa non è andato a stringergli la mano come etichetta vorrebbe.

Partita rognosa, come sempre in questo campionato, perché quando le occasioni sfumano si percepisce proprio la frustrazione dei giocatori, la consapevolezza di una difficoltà che non è certo sparita come per magia all”89′ della partita. Tuttavia l’incantesimo potrebbe aver spazzato via un po’ di pesantezza a livello mentale per affrontare il derby con la giusta concentrazione senza aver perso completamente le speranze.

“La partita è stata molto difficile – dice il mister Alexander Blessin – il Cagliari aveva sei punti in più, ha interpretato la gara interrompendo il ritmo e io ho detto ai giocatori che oggi non avremmo fatto la celebrazione del calcio, sapevamo sarebbe stata una partita tesa, di grinta, in cui lottare per la seconda fase dei palloni, con molti duelli. Prima della partita ho detto ai miei: non si deciderà nei primi dieci minuti, ho detto loro di avere la testa chiara, che la partita dura 90 minuti, chi è entrato nel secondo tempo ha aiutato la squadra”. Il cambio di modulo è avvenuto solo a secondo tempo inoltrato: il 4-4-2 con cui poi il Genoa è arrivato al pareggio. Intanto però la squadra ha ritrovato quella compattezza e quell’aggressività che con Verona e Lazio era mancata e aveva in parte recuperato contro il Milan.

La gioia del gol è stata enorme per tutta la squadra e la panchina, che si è riversata in campo. Blessin comunque non si scompone: “Ho visto le immagini di quando abbiamo fatto gol e mi sono rivisto, sono stato stranamente tranquillo, ma dentro di me avevo una sensazione molto buona per la squadra e per i tifosi”. Il mister racconta anche un aneddoto su Badelj: “Ieri in allenamento ha fatto una buona azione e dopo il dribbling non ha trovato la porta, io gli ho detto che non avrebbe mai fatto gol, invece non è andata così”.

Per continuare a sperare l’unico imperativo è vincere anche il derby, dice Blessin: “sono in palio tre punti, non di più, ma è chiaro che sia importante. Sarà molto importante mantenere questa mentalità e qualità per vincere”.

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