Incontro in prefettura

Ex Ilva, l’impegno del prefetto: un tavolo tra azienda e rappresentanti dei lavoratori per monitorare gli impianti fotogallery

Lo sciopero viene sospeso. I sindacati e l'rsu: "Da domani accentueremo ulteriormente il controllo sugli impianti

Genova. Un impegno da parte del prefetto Renato Franceschelli a istituire un tavolo tra azienda e rappresentanti della sicurezza dei lavoratori dell’ex Ilva di Cornigliano sulla situazione degli impianti all’interno dello stabilimento. E’ questo il risultato ottenuto dall’rsu di Acciaierie d’Italia e dalle segreterie di Fiom, Fim e Uilm al termine dell’incontro che si è tenuto stamattina.

“Ho concesso l’incontro il prima possibile – ha spiegato il prefetto Franceschelli al termine dell’incontro – perché mi interessava sentire dalla viva voce dei sindacati una preoccupazione che ovviamente comprendo e che merita attenzione. Rispetto al fatto specifico ci sono le indagini, ma il mio compito nei prossimi giorni sarà provare a dare concretezza alla richiesta sindacale di di un confronto tra azienda e rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza che vada oltre il singolo episodio”.

“Ovviamente noi al tavolo ci saremo e siamo certi che il prefetto farà partire l’invito – dice il coordinatore dell’Rsu Armando Palombo – vedremo se la direzione è disposta a partecipare. Abbiamo detto al Prefetto che da oggi il controllo sugli impianti da parte dei lavoratori sarà ulteriormente accentuato e gli abbiamo consegnato una memoria che mette nero su bianco tutti i problemi che in questi mesi abbiamo segnalato all’azienda”. La delegazione sta ora tornano a Cornigliano per informare i lavoratori in presidio e sospendere lo sciopero che era stato prolungato a tutta la mattina.

Sul tema è intervenuto stamani a margine di una conferenza stampa anche il sindaco di Genova Marco Bucci: “Abbiamo bisogno che Acciaierie d’Italia prenda delle decisioni chiare, ho incontrato il presidente Bernabè la settimana scorsa, gli abbiamo detto quali sono i problemi che devono essere risolti velocemente”.

Bucci sottolinea che “i piani di azione che suggeriamo non riguardano solo il potenziale riutilizzo delle aree ma anche gli investimenti che devono essere fatti sullo stabilimento”. Per Bucci l’ex Ilva del futuro deve avere quattro caratteristiche: “Cornigliano deve essere un’azienda ecosostenibile, cioè che non inquina, deve produrre un acciaio di altissima qualità, molto richiesto dal mercato, e deve dare lavoro a tutte le persone che servono per la produzione dell’acciaio”.

Il tema dell’occupazione e dello sfruttamento delle aree è importante per il sindaco di Genova: “Tutte le altre aree che non servono alla produzione dell’acciaio devono dare comunque lavoro ad altre persone grazie altre attività – conclude – ma tutta quell’area da 1,2 milioni di metri quadri deve avere 2.200-2.500 lavoratori, questo è il nostro obiettivo, Genova ha bisogno di posti di lavoro e che tutte le aree, soprattutto quelle portuali, abbiano una ricaduta economica e occupazionale. Ci arriveremo”.

La Uilm denuncia, attraverso una nota stampa a firma del segretario genovese Antonio Apa “la lenta e incessante distruzione dell’ex Ilva sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini; non solo c’è un’assenza di un progetto industriale da parte del Governo e della direzione aziendale ma questo vuoto viene riempito solo da ammortizzatori sociali che danneggiano i lavoratori. E’ inutile che l’azienda dica che investe circa 800 milioni nel biennio ma è paradossale che a fronte di un aumento della capacità produttiva si richieda la cassa integrazione per 3.000 persone. Si sta condannando la siderurgia con la complicità delle forze politiche e del Governo. Quello è uno stabilimento che, oltre ad essere rilanciato dal punto di vista produttivo facendolo diventare un centro di eccellenza della verticalizzazione del freddo, manca di ingenti investimenti ordinari e straordinari che rendono lo stesso sito in condizioni precarie e per questo registriamo continui incidenti. Per l’insieme di queste ragioni oggi in Prefettura la Uilm ha chiesto un incontro tecnico con l’azienda per affrontare in modo definitivo la carenza di interventi strutturali all’interno dello stabilimento”.

“Il Prefetto si è impegnato in prima persona a convocare un  tavolo in prefettura con la presenza dell’azienda e del sindacato, invitando anche la ASL per un inizio che per noi deve essere utile e concreto per gestire e monitorare la sicurezza all’interno dello stabilimento – aggiunge Venzano (Fim Cisl Liguria) – Ci ha garantito anche che le risultanze degli accertamenti arriveranno al MISE, anche come azionista dell’azienda. Vediamo come risponderà l’azienda e aspettiamo nei prossimi giorni la convocazione del Prefetto. Ci aspettiamo che questa volta ci sia una presa di posizione forte da parte di tutti per risolvere queste criticità e dare la risposta che meritano tutti i lavoratori. Lo Stato è responsabile già adesso di quanto sta accadendo e di quello che noi stiamo denunciando”.

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