Che confusione

Emergenza Covid finita ma i “sensi unici” restano: a Brignole è ancora slalom tra le transenne

Assembramenti permessi a bordo, ma non in stazione: tra indicazioni caotiche e percorsi obbligati (che ben pochi rispettano) l'interscambio resta complicato

Emergenza Covid finita ma i "sensi unici" restano: a Brignole è ancora slalom tra le transenne

Genova. L’emergenza Covid è finita a bordo di bus e treni, dove la capienza è tornata al 100% e gli assembramenti non sono più un problema. Ma evidentemente non nelle stazioni, dove rimangono in vigore le vecchie norme che costringono gli utenti del trasporto pubblico a fare lo slalom tra transenne, indicazioni caotiche e percorsi “a senso unico” che ben pochi rispettano. E così in questi giorni a Brignole più di un turista si è trovato spaesato al momento di prendere la metropolitana arrivando dai sottopassi ferroviari.

La “colpa” originale non è di Amt e nemmeno di Rfi, ma dell’ordinanza del ministero della Salute del 1° aprile che prescrive per le principali stazioni l’istituzione di “percorsi a senso unico all’interno delle stazioni e fino ai binari per mantenere separati i flussi in entrata e in uscita“. Lo stesso provvedimento dispone la “massima accessibilità alle stazioni e alle banchine per ridurre gli affollamenti sia in afflusso sia in deflusso”. L’obiettivo, insomma, rimane quello di evitare il più possibile la formazione di assembramenti in luoghi chiusi.

Emergenza Covid finita ma i

Per la verità, anche se le regole sono rimaste di fatto invariate, qualcosa è cambiato rispetto agli scorsi mesi, segno che le aziende mantengono una certa discrezionalità nella loro applicazione. Da via Canevari ora è possibile accedere al binario della metropolitana da cui partono i treni per Brin, anche se un cartello (ingannevole) indica che da lì si può solo uscire.

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Resta tagliato in due l’atrio della stazione comunicante coi tunnel ferroviari: la ragione è che – almeno in teoria – ciascuno dei sottopassi è percorribile in una sola direzione. In pratica non è così e l’interscambio tra treno e metropolitana risulta sempre piuttosto complicato, anche se comunque possibile con tragitti più lunghi.

Generico aprile 2022

Altro cartello ingannevole si trova sulla banchina dei treni che arrivano da De Ferrari: in cima a una scala transennata si legge “Uscita obbligatoria da via Canevari”, ma a brevissima distanza c’è un’altra rampa, liberamente accessibile, con l’indicazione “Uscita stazione Trenitalia”. Difficile capirci qualcosa, ma l’interscambio metropolitana-treno, o semplicemente l’uscita diretta in piazza Verdi, sono comunque possibili.

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A fare da cornice sono le numerose transenne rimosse ma lasciate nei locali della stazione, pronte a essere ricollocate in caso di necessità. Negli spazi di Rfi invece non si trova più alcun dispositivo fisico per regolare i flussi: solo segnali di divieto e frecce incollate sul pavimento dei tunnel, liberamente percorsi “contromano” da migliaia di passeggeri ogni giorno.

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Intanto il 30 aprile scade l’obbligo di indossare la mascherina al chiuso, ma l’intenzione del Governo è quella di prorogarne l’uso in una serie di situazioni tra cui proprio il trasporto pubblico. Nel caso, è ancora da chiarire se nella normativa saranno comprese anche le stazioni oppure se l’obbligo rimarrà solo a bordo dei mezzi.

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