Genova. “Dobbiamo essere coesi su tutti e nove i municipi. Possiamo vincerli anche tutti”. L’invito di Lilli Lauro alla presentazione ufficiale della candidatura di Marco Bucci nasconde un timore: quello che il centrodestra consideri persa in partenza la battaglia nei quartieri, dove parte in svantaggio (6-3) rispetto agli avversari, nonostante la vittoria delle comunali al primo turno sembri davvero un obiettivo a portata di mano. Ma le elezioni, si sa, sono una partita ricca di potenziali sorprese. Di sicuro per ora c’è l’elenco degli aspiranti presidenti, ormai consolidato, mentre i giallorossi non hanno ancora sciolto i loro nodi.
Due dati interessanti. Su nove candidati c’è solo una donna: Anna Palmieri, 61 anni, consigliera municipale di lunghissimo corso (dal 1997) nel Medio Levante, un tempo per Forza Italia e oggi per Fratelli d’Italia. E su tre presidenti uscenti c’è solo una riconferma: quella di Andrea Carratù, 50 anni, leghista alla guida del Centro Est, che tenterà altri cinque anni di mandato in un territorio decisamente in bilico, dove però il centrosinistra fatica a trovare la quadra sullo (anzi, sulla) sfidante. La spartizione riflette grossomodo gli esiti delle ultime regionali: tre pedine a Vince Genova (la formazione civica del sindaco Bucci), due alla lista Toti per Genova, due alla Lega, due a Fratelli d’Italia. Fuori dai giochi Forza Italia.
A saltare, per una logica di equilibri interni ma non solo, sono quindi i due presidenti uscenti dei municipi orientali. Cioè gli unici che il centrodestra, sulla carta, potrebbe vincere con relativa tranquillità. L’esclusione di Francesco Vesco sul Medio Levante, maturata anche a seguito di passati dissidi con Bucci, ha “sbloccato” la candidatura di Federico Bogliolo a Levante, avvocato 30enne già assessore alla Mobilità nella giunta di Francescantonio Carleo (si dice però che quest’ultimo farà il vicepresidente in caso di vittoria del centrodestra).
Una delle ultime candidature a emergere è stata quella del manager Angelo Guidi, 58 anni, amministratore delegato della società Atena Trading del gruppo Iren, scelto in quota Vince Genova per correre in Bassa Valbisagno (dove il presidente uscente Massimo Ferrante proverà a ottenere il terzo mandato consecutivo). Non si tratta di un nome nuovo per l’amministrazione cittadina, visto che aveva già collaborato con la giunta Pericu. Risalendo in Media Valbisagno ecco un altra figura di spicco del gruppo Iren: l’ingegnere Maurizio Uremassi, 65 anni, attuale consigliere municipale della lista Toti nel Levante ma per dieci anni (dal 2007 al 2017) in forza a Molassana e dintorni.
In Valpolcevera, altra porzione di città storicamente legata al centrosinistra, ha aderito al progetto civico di Bucci il 45enne Fabrizio Belotti, assurto alle cronache nel 2018 in qualità di presidente del comitato dei cittadini Ai confini della zona rossa, cioè quella istituita dopo il crollo del ponte Morandi. Ruolo che aveva lasciato un anno dopo per diventare coordinatore cittadino di Italia Madre, partito fondato da Irene Pivetti. Mille giri che lo hanno portato a essere candidato presidente del centrodestra, col vantaggio di una discreta notorietà pubblica.
La sfida sarà durissima anche a Ponente, dove alcune “roccaforti rosse” non sono mai cadute. All’estremità occidentale della città è stato scelto Guido Barbazza, un altro fedelissimo di Bucci e figura di caratura internazionale: 62 anni, ambasciatore di Genova nel mondo, dopo essere arrivato ai vertici della multinazionale Wärtsilä ha appena fondato la start-up ixMachina ma soprattutto ha creato la FondAzione PRimA’vera attiva da anni per la promozione di Pra’. Nel Medio Ponente, invece, Fratelli d’Italia ha puntato tutto su Francesco Bagliani, imprenditore di 62 anni con attività a Sestri Ponente.
A completare il puzzle è il geometra 52enne Fabrizio Radi, già assessore municipale della Lega nel Centro Ovest durante la presidenza di Renato Falcidia, poi finito in minoranza col ribaltone giallorosso che aveva portato all’ascesa di Michele Colnaghi: ora sarà il suo diretto avversario, dopo l’affaire depositi chimici che renderà proibitiva la sfida a Sampierdarena per il centrodestra.