La scelta

Ecosostenibilità, l’acquario di Genova dice addio alla plastica monouso anche per le bottigliette d’acqua

Dopo le stoviglie monouso, la struttura elimina anche le bottigliette in PET, sostituendole con prodotti ecocompatibili

Generico aprile 2022

Genova. Acquario di Genova dice addio alla plastica monouso introducendo prodotti e modalità ecocompatibili: dopo aver introdotto le stoviglie in materiale compostabile, nel punto ristoro a metà percorso non saranno più acquistabili le bottigliette in PET di acqua minerale naturale. In loro sostituzione il pubblico troverà i brick in tetrapak da 500 ml. Sarà inoltre possibile acquistare direttamente acqua microfiltrata fresca, sia naturale che frizzante, anche per ricaricare le proprie bottiglie/borracce.

La scelta di eliminare la plastica monouso all’interno dell’Acquario di Genova è una delle azioni presenti nel piano strategico di sostenibilità di Costa Edutainment in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030.

In linea con la propria mission – informare e sensibilizzare il pubblico alla conservazione, la gestione e l’uso sostenibile degli ambienti acquatici per promuovere comportamenti positivi e responsabili – l’Acquario intende suggerire al proprio pubblico l’adozione di abitudini più virtuose a favore dell’ambiente.

Si inserisce in questo impegno anche la challenge Sustain-Ability che il gruppo ha lanciato all’inizio del 2022 per incoraggiare nei dipendenti e nei follower comportamenti virtuosi e sostenibili. Ogni settimana viene proposta una piccola “sfida sostenibile” per contribuire a migliorare l’impatto sull’ambiente, cambiando qualche abitudine quotidiana o prestando più attenzione agli altri.

Sul brick, oltre ai messaggi legati alle caratteristiche dell’acqua minerale e al riciclo del contenitore, Acquario di Genova comunica il suo impegno sulle tematiche ambientali: tramite il QRcode stampato sulla confezione ci si collega a una pagina di approfondimento https://www.acquariodigenova.it/plasticfree/ per conoscere non solo i progetti di conservazione e sostenibilità condotti da Acquario, ma anche utili informazioni sul riciclo dei materiali e sui comportamenti quotidiani che tutti noi possiamo adottare per limitare l’utilizzo di plastica e contrastare il conseguente inquinamento da questa generato.

L’introduzione di prodotti ecocompatibili, come l’acqua in brick, non contribuisce solamente alla riduzione della plastica, ma attiva una filiera virtuosa per il riciclo al 100% dei materiali.

L’Acquario di Genova, grazie alla collaborazione con Amiu e Comieco (consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi in cellulosa), compatterà i brick, conferiti dai visitatori presso gli specifici raccoglitori posti lungo il percorso, che raggiungeranno le cartiere italiane specializzate nel processare e recuperare i materiali che compongono i cartoni per bevande.

I cartoni per bevande sono composti da un materiale poliaccoppiato costituito da carta vergine FSC (proveniente cioè da foreste gestite in modo responsabile e sostenibile) per il 74 %; polietilene (PE) per il 21%; film di alluminio per il 5%.

Il procedimento di riciclo non richiede nessun additivo chimico: grazie alla sola azione centrifuga di un pulper, cioè di una specie di “frullatore”, gli imballaggi vengono miscelati in acqua ad alta velocità, e avviene così la separazione tra i fogli di polietilene, l’alluminio e la cellulosa. Le fibre di cellulosa diventano nuovi fogli di carta di ottima qualità per la produzione di scatole e sacchetti per le attività commerciali, ma anche articoli per l’igiene (fazzoletti, carta igienica, tovaglioli). Plastica e alluminio sono invece utilizzati per creare nuovi oggetti, come i pallet e le cassette utilizzati nella grande distribuzione per frutta e verdura.

Con questa iniziativa Acquario di Genova contribuisce ad alimentare un circuito efficiente per i riciclo dei materiali, fondamentale per la tutela dell’ambiente e, contestualmente, si unisce alle campagne già in essere da parte delle Istituzioni per sensibilizzare alla partecipazione attiva dei cittadini alla raccolta differenziata, in modo da garantire ai materiali una seconda vita.

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