Genova. In arrivo un maxi pacchetto di incentivi per la sostituzione di auto, moto e veicoli commerciali in vista dei nuovi divieti che colpiranno i mezzi più inquinanti a partire da ottobre.
“È una svolta epocale, il più grande piano mai attuato per la città”, ha commentato oggi il presidente Giovanni Toti prima di firmare il protocollo d’intesa coi Comuni di Genova e La Spezia, città in cui si registra il superamento dei limiti di biossido di azoto, che nel triennio 2022-2024 si spartiranno in tutto 29 milioni (2 milioni cofinanziati dalla Regione attraverso il fondo strategico, il resto dal ministero della Transizione ecologica) di cui 18,1 destinati al capoluogo ligure. Ma l’obiettivo è anche utilizzare una parte delle risorse disponibili per incentivare l’uso dei mezzi pubblici e quindi rendere strutturale la gratuità su metropolitana e impianti verticali che Amt sta sperimentando in questi mesi.
“Faremo subito una variazione di bilancio, puntiamo a pubblicare i bandi entro fine maggio – spiega l’assessore alla Mobilità del Comune di Genova Matteo Campora -. È un grande piano che avrà un notevole impatto sulla città”. Gli incentivi potranno variare dai 4mila ai 9-10mila euro e si potranno utilizzare per l’acquisto di mezzi elettrici (anche scooter), a idrogeno, ibridi, ma anche con motore benzina o diesel Euro 6 rottamando un veicolo inquinante. Si potranno chiedere contributi anche per comprare e-bike, monopattini elettrici e bici tradizionali.
Sull’altra faccia della medaglia ci sarà l’estensione dell’ordinanza anti-inquinamento già in vigore nel centro cittadino ad altre tipologie di veicoli a partire dal 1° ottobre 2022. Il provvedimento riguarderà autoveicoli privati e veicoli commerciali ad alimentazione diesel N1 e M1 di categoria emissiva inferiore o uguale a Euro 3 e autoveicoli privati e veicoli commerciali ad alimentazione benzina N1 e M1 di categoria emissiva inferiore o uguale a Euro 1.
Se le misure non avessero gli effetti sperati, a partire dal 1° ottobre 2024, in caso di persistenza del superamento dei limiti di biossido di azoto, i divieti si estenderanno ad autoveicoli privati e veicoli commerciali ad alimentazione diesel N1 e M1 di categoria emissiva inferiore o uguale a Euro 4 e motocicli e ciclomotori di categoria emissiva inferiore o uguale a Euro 1 e ciclomotori e motocicli a motore termico a due tempi di categoria inferiore o uguale a Euro 2. A partire dal 1° ottobre 2025, in caso di persistenza del superamento dei limiti di biossido di azoto: autoveicoli privati e veicoli commerciali ad alimentazione diesel N1 e M1 di categoria emissiva inferiore o uguale a Euro 5.
I primi 21,8 milioni saranno impiegati per la sostituzione dei mezzi inquinanti, mentre la parte restante potrebbe essere destinata a politiche di incentivazione per il trasporto pubblico. “Nelle misure dell’accordo col ministero della Transizione ecologica è prevista questa possibilità, ma dobbiamo ottenere il via libera per usare queste risorse in spesa corrente – puntualizza l’assessore regionale all’Ambiente Giacomo Giampedrone -. Se invece la richiesta non andasse a buon fine, investiremo tutte le risorse in incentivi alla rottamazione”. Palazzo Tursi punta a questi soldi per confermare la gratuità della metropolitana (parziale) e degli impianti verticali (totale) superando così l’attuale fase di sperimentazione valida al momento fino al 31 luglio.
“Questa delibera dimostra l’attenzione massima all’ambiente e alla sua tutela da parte della nostra amministrazione – commenta ancora Toti -. La sottoscrizione dell’accordo siglato con i Comuni di Genova e della Spezia, infatti, garantirà un miglioramento significativo della qualità dell’aria nelle nostre due province, quelle su cui si concentreranno i principali interventi. L’attività di ristrutturazione e adeguamento del sistema di rilevamento e gestione della qualità dell’aria ha avuto un forte impulso a partire dal 2017, anno in cui la Regione Liguria ha riordinato la disciplina regionale in materia, per renderla conforme a quanto previsto dall’evoluzione normativa nazionale ed europea. I primi interventi hanno riguardato il finanziamento dell’adeguamento della rete di rilevamento regionale attraverso successivi investimenti per l’ammodernamento delle postazioni di rilevamento, la creazione di un centro operativo regionale unico presso Arpal e la realizzazione di un nuovo sistema informativo per la gestione e fruizione dei dati. Per queste prime attività svolte tra il 2017 e il 2019 Regione Liguria aveva già impegnato proprie risorse per un importo complessivo pari a 2 milioni di euro”.
“Un’ ulteriore soddisfazione arriva dal fatto che il ministero della Transizione ecologica abbia riconosciuto il percorso e il lavoro che abbiamo portato avanti dall’inizio della nostra amministrazione – aggiunge Giampedrone – Il Comune di Genova, dove continua a registrarsi il superamento dei limiti di biossido di azoto, deve favorire la sostituzione dei veicoli più inquinanti attraverso la pubblicazione di bandi per la sostituzione dei veicoli più inquinanti entro il primo luglio e attuare limitazioni della circolazione”.