In guardia

Covid, i contagi tornano a salire: in Liguria superato il 20% di posti occupati in media intensità

Cartabellotta (Fondazione Gimbe): "Sarebbe una follia abolire l'obbligo di mascherina al chiuso"

Generica

Genova. Dopo un mese di lenta ma costante discesa tornano a salire i contagi da coronavirus in Italia e la Liguria non è tra le regioni che fanno eccezione: rispetto alla settimana scorsa i nuovi casi sono saliti del 19,4% e attualmente sono 1.142 i positivi ogni 100mila abitanti. Dati che emergono dal monitoraggio settimanale della fondazione indipendente Gimbe.

“Con il 1° maggio alle porte – osserva il presidente Nino Cartabellotta – i dati dimostrano che la circolazione del virus, già molto elevata, è addirittura in aumento rispetto alla scorsa settimana. La media dei nuovi casi giornalieri è risalita a quasi 62mila, il tasso di positività dei tamponi molecolari ha superato il 18% e il numero di positivi, ampiamente sottostimato, supera quota 1,23 milioni. Con questi numeri, se è ragionevole mandare in soffitta il green pass che ha ormai esaurito definitivamente il ruolo di spinta gentile alla vaccinazione, sarebbe una follia abolire l’obbligo di mascherina nei locali al chiuso, in particolare se affollati e/o scarsamente aerati, e sui mezzi pubblici”.

Ma a testimoniare che il Covid è tutt’altro che passato sono pure i numeri degli ospedali, in peggioramento nell’ultima settimana. In Liguria il 20,6% dei letti in area medica è occupato da pazienti positivi, mentre i contagiati in terapia intensiva rappresentano il 7,8% dei posti disponibili. Cifre che ormai sono del tutto ininfluenti ai fini normativi, visto che la suddivisione del Paese in fasce cromatiche non è più in vigore, ma che rendono l’idea della situazione a livello sanitario. Il quadro è lievemente più preoccupante della media nazionale (16% in media intensità, 4,4% in terapia intensiva, dati entrambi in calo).

In Liguria il 12,9% della popolazione over 5 anni risulta non vaccinata (la media nazionale è del 12%), ma il 5,2% è guarito da meno di 180 giorni. Il 17,4% della popolazione vaccinabile non ha ancora ricevuto la terza dose (media nazionale 15,8%) e il 6,5% potrebbe riceverla subito (media nazionale 3,9%). Sulla quarta dose a over 80, ospiti delle Rsa e ultrafragili over 60 il risultato è migliore della media italiana: 3,5% contro 2,8%. Per quanto riguarda le persone immunocompromesse, invece, siamo decisamente indietro: 4,7% contro 13,1%. Male, rispetto alle altre regioni, anche la performance nella fascia 5-11 anni che vede il 26,7% con copertura a ciclo completo (media nazionale 34,3%) e il 29,6% con una sola dose (media nazionale 37,9%).

“Il clamoroso flop delle quarte dosi nelle persone immunocompromesse – commenta in conclusione Cartabellotta – deve far riflettere le Istituzioni, in particolare considerata l’ulteriore estensione della platea ad altri 4,2 milioni di persone tra le quali arrancano le somministrazioni. Innanzitutto serve un’incisiva campagna d’informazione sia per sensibilizzare la popolazione a rischio di malattia grave sull’efficacia del secondo richiamo, sia per contrastare il generale senso di “stanchezza” nei confronti della campagna vaccinale. Ma l’informazione da sola non basta: deve essere integrata con strategie di chiamata attiva, visto che le Asl dispongono di tutti i dati delle persone inserite nella platea”.

leggi anche
tampone covid
L'analisi
Covid, in aumento le reinfezioni. L’Iss: “A rischio soprattutto giovani, donne e personale sanitario”
andrea costa mascherine
Annuncio
Mascherine al chiuso, Costa: “Prorogare di un mese per trasporti, cinema e teatri”
Coronavirus: scene di vita quotidiana a Genova, mascherine e trasporto pubblico
Proroga
Mascherina obbligatoria al chiuso fino al 15 giugno per trasporti, sanità e spettacoli

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.