Centro storico

Contro povertà e spreco di cibo, “Cibo al centro” prende le mosse da via San Siro fotogallery

Il progetto, finanziato dal Comune di Genova per 70mila euro nell'ambito del Piano Caruggi, è gestito e portato avanti da una rete che coinvolge Terzo settore, enti ecclesiali e commercianti

cibo al centro

Genova. Contro la povertà, cresciuta in modo esponenziale durante e a causa della pandemia, e contro lo spreco alimentare, che a Genova è un fenomeno diffuso. Per questo si è pensato e dato avvio al progetto “Cibo al centro”. Il progetto ha sede in via San Siro, in centro storico, tra via Cairoli e via San Luca, nei locali della parrocchia di San Luca, punto di riferimento per molte persone e famiglie bisognose.

Il progetto, finanziato dal Comune di Genova per 70mila euro nell’ambito del Piano integrato Caruggi, è gestito e portato avanti da una rete che coinvolge Terzo settore, enti ecclesiali e commercianti.

In particolare il progetto si avvale della collaborazione di Fondazione Auxilium, Associazione Shalom, Comunità San Benedetto al Porto coordinatore della Rete Ricibo, Banco Alimentare della Liguria, Coop. Soc. Emmaus Genova, ACLI, oltre alla Caritas Diocesana di Genova che ha offerto il proprio supporto in fase di avvio della progettualità.

“Qui si impegneranno fianco a fianco circa 50 volontari delle diverse realtà coinvolte – ricorda padre Andrea Decaroli, parroco a San Siro – che lavoreranno insieme per moltiplicare il bene, unendo attenzione alla dignità delle persone, all’ambiente e alle sue risorse, proprio come Papa Francesco invita a fare nel suo magistero: tutto è in relazione”.

“Il progetto – spiega l’assessore al Centro Storico Paola Bordilli – è stato uno dei primi a partire all’interno del Piano integrato Caruggi sull’asse del sociale, in cui abbiamo voluto inserire azioni tangibili per intercettare dei bisogni reali e dare una risposta mirata a situazioni di fragilità. Durante la pandemia abbiamo visto crescere le situazioni di difficoltà e il progetto Cibo al Centro ha colto nel segno nell’intercettare un bisogno di molte famiglie. Il connubio tra sociale e innovazione redistribuzione rappresenta un modello vincente che potrà dare risultati importanti anche nel medio termine”.

“Cibo al Centro – commenta Mario Baroni, consigliere delegato alle Politiche sociali – è stato scelto, tramite un bando, perché ha presentato un modo innovativo ed efficace di dare una risposta a una richiesta, purtroppo pressante soprattutto in alcune zone della città come il centro storico, di generi alimentari. Offrire la possibilità di distribuire a chi ne ha bisogno cibo fresco e freschissimo significa dare l’opportunità di portare in tavola alimenti come frutta e verdura a cui molte famiglie sono costrette a rinunciare. Ringrazio tutta la rete delle associazioni e la parrocchia anche per l’impegno che hanno messo in queste settimane nell’affrontare l’emergenza umanitaria dell’Ucraina e nelle raccolte di generi di prima necessità”.

La rete

Fondazione Auxilium promuove il coordinamento generale e i servizi educativi nelle scuole del Centro Storico; l’Associazione Shalom, riferita alla parrocchia di San Siro, mette a disposizione i locali; la Comunità San Benedetto arricchisce il progetto con le buone prassi della Rete Ricibo, tra cui il supporto comunicativo sulla rete commerciale dei vicoli, la costruzione della logistica integrata del recupero da parte delle associazioni sui diversi punti vendita che hanno aderito al progetto e l’implementazione offerta dall’app Bring The Food; il Banco Alimentare della Liguria rifornisce il polo delle eccedenze di prodotto fresco e freschissimo; la Coop Soc. Emmaus Genova coordina in fase di start up il recupero delle eccedenze presso i commercianti e la grande distribuzione del Centro Storico utilizzando un mezzo dell’iniziativa. 100% elettrico, ACLI promuove l’attività di divulgazione e diffusione dell’iniziativa.

“Il nuovo Polo del Fresco – spiega Gian Andrea Bianchi, responsabile della Politiche del cibo di Caritas Diocesana e Fondazione Auxilium – si propone come luogo di collaborazione e punto di riferimento per le associazioni del Centro Storico: luogo di collaborazione perché i loro volontari si impegneranno fianco a fianco in questi locali per ricevere il cibo fresco e freschissimo, pulirlo, stoccarlo, donarlo a quanti ne hanno necessità; punto di riferimento perché le stesse associazioni indirizzeranno qui le persone e famiglie che seguono e che saranno munite di una opportuna tesserina. Un mezzo elettrico garantirà il ritiro agile ed ecologico delle eccedenze presso i commercianti dei vicoli. Cibo al Centro raccoglie quindi in un solo progetto la lotta allo spreco, la condivisione dei beni, la solidarietà tra cittadini, il rispetto dell’ambiente con la mobilità sostenibile, tutti target inseriti nel Piano Caruggi del Comune come negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU per una città più inclusiva, attenta e integrata”.

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