Genova. I più ottimisti sostengono che la quadra potrebbe essere trovata, finalmente, questa sera. Altri pensano che sarà necessario ancora qualche giorno di tempo. Ma il campo progressista, l’ampia coalizione che sostiene Ariel Dello Strologo alle prossime comunali, sembra avere sistemato quasi tutti i tasselli del puzzle municipi.
Come noto, i giallorossi governano – in una città retta dal centrodestra – sei municipi su nove e in alcuni di questi (Valpolcevera, Media Val Bisagno, Bassa Val Bisagno, Centro Ovest e Ponente) presenteranno per un bis gli attuali presidenti: stiamo parlando di Federico Romeo (Pd), Roberto D’Avolio (Linea Condivisa), Massimo Ferrante (Pd), Michele Colnaghi (M5s) e Claudio Chiarotti (Pd).
La partita si è dunque giocata nel municipi da conquistare oltre che, nodo dei nodi, quello già in mano al Pd del Medio Ponente. Qui, dopo settimane di discussioni, la quadra sarebbe stata raggiunta con la disponibilità dell’attuale presidente Mario Bianchi a tentare il salto in consiglio comunale e con la decisione di far correre come candidata Marialuisa Centofanti: già assessore al sociale nello stesso municipio, piace al Pd ma anche alla Lista Sansa. Gli scontenti rimarrebbero i M5s che per quel ruolo avevano proposto Fabio Ceraudo, delegato sindacale ex Ilva e consigliere comunale, piuttosto forte sul territorio. Non è comunque detta l’ultima parola.
Al municipio Medio Levante è “in campagna” già da giorni, almeno sui social, Camilla Ponzano, architetto e molto attiva sui temi della rigenerazione urbana, mentre a Levante l’ipotesi di una candidatura di Roberta Lolli, anima dei comitati delle Campanule e delle proteste contro le modifiche alla viabilità, sembra essere stata scalzata da quella di Serena Finocchio. Già candidata in passato per la lista Crivello, proviene parimenti dal mondo dei comitati, quelli di Sturla.
Nel municipio Centro Est sarebbe Simona Cossu, nome suggerito da Sinistra Italiana, insegnante per anni alle scuole Garaventa e inserita nel mondo Luzzati e Cesto, ad avere vinto il “derby rosa” contro l’avvocatessa Antonella Cascione.
In questo delicato gioco di equilibri irrompe però, a poche ore dalla riunione, la proposta di Ferruccio Sansa. Forte del fatto che il centrodestra è orientato a proporre per i municipi 8 uomini su 9 presidenze, il consigliere regionale suggerisce alla coalizione di candidare “donne dove non ci sono presidenti uscenti”. Una proposta che, stando alle previsioni, risulta ridondante (sarebbe già così), ma il fatto che sia stata lanciata potrebbe lasciare presagire blitz dell’ultimo minuto da parte dei partiti.
“Anche in questo dobbiamo dimostrare di essere diversi e credibili, perché l’impegno per la parità di genere si dimostra con i fatti e non con le chiacchiere – scrive Sansa – confermiamo i presidenti uscenti che hanno dato buona prova di amministrazione e sono apprezzati dai cittadini, è giusto che possano completare il lavoro avviato.
Per gli altri posti scegliamo donne capaci. Non si possono candidare figure femminili soltanto dove la vittoria appare improbabile se non impossibile. Noi non chiediamo che siano candidate donne presidenti appartenenti alla nostra lista. Non ci interessa piantare una nuova bandierina su questo o quel municipio. A noi importa soltanto che siano scelte figure competenti, credibili e che finalmente si dia voce alle donne di Genova”.