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Comunali, Letta a Genova: “Un progetto di crescita per tutta la città, non solo chi sta bene”

Il segretario del Pd in città "per dare il calcio d'inizio alla campagna elettorale": in serata incontro con gli imprenditori al Porto Antico

dello strologo letta

Genova. “Sono qui a Genova per dare, per quanto ci riguarda, il calcio d’inizio, anche a livello nazionale, di una campagna elettorale in cui siamo gli sfidanti. Abbiamo un progetto ambizioso per Genova, che guarda a un futuro per tutta la città. Non un progetto per pochi, solo per la gente che sta bene: vogliamo far sì che cresca tutta Genova, la Genova che sta bene e la Genova che sta male, e crediamo che questo progetto complessivo, di solidarietà completa, sia quello giusto”.

Il tema scelto dal segretario del Pd Enrico Letta per dare il “calcio d’inizio” alla campagna elettorale genovese, come dice lui, è lo stesso con cui Ariel Dello Strologo si è presentato come candidato sindaco: quello della lotta alle disuguaglianze, una questione tipicamente “di sinistra” in una città che la coalizione progressista cerca di riconquistare partendo in svantaggio. Ma non si parte con l’idea della sconfitta, anzi: “L’inizio di questa nostra campagna elettorale, questa mia presenza qui, l’impegno che da oggi metto qui, insieme al nostro candidato, è un impegno forte che vogliamo mettere tutti insieme perché questa città secondo me merita di guardare avanti e di essere ambiziosa”.

L’incontro con la stampa avviene a margine dell’appuntamento con gli esponenti locali del partito allo storico circolo di Sampierdarena in via Cantore. Con Letta al tavolo ci sono Ariel Dello Strologo, il segretario provinciale Simone D’Angelo e la segretaria regionale Valentina Ghio. Poi, in serata, l’incontro ai Magazzini del Cotone con “una rappresentanza della comunità economica e delle professioni della città” su temi di attualità politica nazionale e internazionale.

Una città “straordinaria”, prosegue il segretario dem, alla quale “crediamo sia possibile e necessario dare un futuro che vada oltre l’emergenza e un futuro che parli a tutta Genova. Quello che vogliamo fare è un lavoro che porti l’intera città verso un futuro di coesione, solidarietà, maggiore sviluppo, che parli del lavoro, che parli soprattutto della ripartenza, della natalità, di una città che sembra con lo sguardo rivolto al passato, invece noi vogliamo che guardi al futuro”.

Sul tavolo c’è anche lo “stato di salute” del partito: a Genova, ma soprattutto a livello nazionale dopo una presa di posizione sul conflitto in Ucraina che ha sollevato malumori nel variegato mondo progressista. Letta però detta la linea in modo netto: “Non c’è qualcuno per la guerra e per la pace. C’è qualcuno come noi che spinge perché il governo italiano, l’Unione europea e tutti i Paesi intorno a noi lavorino per bloccare l’invasione russa dell’Ucraina. L’unica possibilità è far sì che l’invasione si fermi e che la Russia fermi le armi. Lo ha detto Guterres: la guerra si fermerà se la fermerà la Russia. Questa è la nostra linea e sono convinto che sia la linea che ci porta dentro le alleanze europee a fare il bene in una fase complicata”.

“Il tema di fondo è che i cittadini della Svezia e della Finlandia hanno paura e hanno fatto una scelta storica che da tanto tempo non era nemmeno all’ordine del giorno. Credo che la Russia debba rendersi conto che, con la sua minaccia continua, sta facendo fare delle scelte ai Paesi europei che erano scelte totalmente inattese – prosegue sullo stesso tema -. Voglio dare ancora più peso e importanza alla visita di Guterres, segretario delle Nazioni Unite. Ci crediamo e vogliamo che l’Europa intera tutta spinga in direzione di un negoziato di pace. Bisogna che il negoziato e il cessate il fuoco siano gli obiettivi da raggiungere”.

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