Rapidità

Ceranesi, l’elicottero posa l’antenna della discordia. I residenti contrari: “Non ci fermiamo”

In poche ore l'antenna da trenta metri è stata installata tra la rabbia degli abitanti delle case limitrofe

Genova. Con qualche sorvolo e poche ore di lavoro è stata installata la discussa antenna per la telefonia mobile tra le case di Ceranesi che potrebbe ospitare i nuovi ripetitori destinati alla tecnologia 5g.

Nelle scorse settimane la popolazione locale della frazione vicino alla Gaiazza si era provata a mobilitare per fermare questa installazione, ma invano: il ripetitore sorge su un terreno privato e in Comune sono state ovviamente depositate tutte le carte ottenendo il via libera da parte dell’amministrazione civica.  “L’avviso era stato pubblicato in comune, come prescrive la legge, senza però una particolare evidenza – ricordano i residenti – Nessuno è venuto a dirci cosa si stava progettando e ora siamo davanti al fatto compiuto”.

Una rapidità che ha stupito i cittadini che si sono immediatamente attivati per cercare di capire come muoversi per fermare i lavori: la paura è quella di vedersi svalutati i valori immobiliari delle abitazioni, ‘deturpate’ dal nuovo paesaggio, e, soprattutto, dover convivere con una nuova fonte di onde elettromagnetiche. Per questi motivi i cittadini riunitisi in assemblea hanno deciso di monitorare costantemente i lavori e, soprattutto, le emissioni elettromagnetiche della nuova mega antenna: “Non ci fermiamo certo qua”.

leggi anche
antenna ceranesi
La protesta
Ceranesi, arriva l’antenna di 38 metri in mezzo alle case. I cittadini si mobilitano: “Grazie sindaco”
antenne gaiazza ceranesi
Mobilitazione
Una nuova antenna tra le case della Gaiazza: i residenti preparano azioni legali

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.