Serie a2 femminile

Bogliasco, come una favola: raggiunti i playoff scudetto

Le biancazzurre si aggiudicano col minimo scarto un'epica battaglia con Trieste e centrano l'accesso alle prime sei posizioni

bogliasco 1951

Bogliasco. Come nella più bella delle favole Bogliasco si aggiudica la gara-spareggio con Trieste al termine di una sfida talmente folle che se fosse stata sceneggiata dalla penna di qualche scrittore sarebbe risultata inverosimile. E invece, ancora una volta, la realtà riesce a superare la fantasia materializzandosi nella maniera più impensabile e regalando alla squadra più giovane d’Italia una gioia tanto grande quanto meritata.

Quella andata in scena questo pomeriggio in Riviera è stata una partita difficilmente descrivibile per l’intensità delle emozioni e per l’altalena di sentimenti di cui si è fatta portatrice. Una gara che, proprio come nelle favole, si è decisa all’ultimo respiro, quando tutto sembrava ormai irrimediabilmente compromesso, grazie a un colpo magico di Marta Carpaneto. Piccola di statura ma gigantesca nell’eseguire un gesto tecnico che resterà a lungo nella memoria collettiva di chi ha avuto il privilegio di viverlo.

Ma riassumere la sfida della Vassallo (per altro colma di pubblico e passione malgrado l’infelice collocazione oraria della partita) in un solo episodio non è solamente riduttivo. E’ piuttosto un atto di ingiustizia che non rende merito a quanto accaduto in vasca in 32 fantastici minuti di gioco. Quattro tempi vissuti con l’adrenalina a mille anche da chi dell’acqua sentiva solo l’odore del cloro. D’altronde la posta in palio era davvero altissima. Seppur alla fine della regular season manchi ancora una giornata, Bogliasco e Trieste, di fronte nel recupero del 12° turno di Serie A1, si giocavano di fatto l’ingresso nei play-off scudetto. Ma anche e soprattutto la speranza di evitare la caduta nella tagliola dei play-out retrocessione. Una poltrona per due che le giuliane si sarebbero aggiudicate anche accontentandosi del pareggio.

La cronaca. Consapevole di non avere alternative alla vittoria, Bogliasco parte forte. Bastano infatti meno di tre minuti a Giulia Cuzzupé e Giulia Millo per mettere a referto il doppio vantaggio delle biancazzurre. Un divario che viene ribadito a fine parziale ancora da capitan Millo, dopo che Klatowski aveva momentaneamente dimezzato lo svantaggio ospite. Chi pensa che a quel punto la gara sia stata in discesa per le liguri viene però presto smentito dal ritorno prepotente di Trieste che a metà del secondo tempo riesce a riequilibrare il punteggio, vanificando anche il precedente gol di Gaia Gagliardi.

Le ragazze di Sinatra arrivano comunque all’intervallo lungo sopra di un gol, grazie alla prodezza di Carpaneto in quella che nei fatti risulterà essere come la prova generale di quanto si vedrà più avanti. Bogliasco tenta lo strappo decisivo nella terza frazione, affidandosi alle super parate di Totta Malara, alla difesa arcigna di Alessia Mauceri e alla rete di Maddalena Paganello, incerottata come una mummia per via di una recente caduta in scooter ma grintosa come una belva nello stringere i denti. Il vantaggio bogliaschino cresce ancora in avvio di quarto tempo con il sigillo di Rosa Rogondino che vale il più tre.

Un massimo vantaggio che tuttavia ha vita breve. Trieste, dopo oltre 13 minuti di astinenza, riesce a infrangere il muro difensivo biancazzurro e lo fa per due volte nel giro di 40 secondi, riaprendo clamorosamente la gara e rendendo gli ultimi sei minuti di gioco una giostra impazzita nella quale tutto può accadere. E tutto infatti accade. A cominciare dal pareggio, siglato dal rigore che Cergol realizza freddamente, ribaltando l’inerzia psicologica della gara. A scuotere Bogliasco è ancora Paganello che trova di nuovo la gloria personale, provando a rispedire indietro la riscossa alabardata. Ma le giuliane ancora una volta non si danno per vinte ritrovando la parità a 21 secondi dalla sirena lunga. La sassata della Santapaola sembra la pietra tombale in grado di affondare i sogni bogliaschini, il gol che sa di beffa dopo una gara condotta sempre o quasi davanti.

A Millo e compagne resta comunque un’ultima estrema speranza. Sinatra sa che per trasformarla in realtà serve innanzitutto mantenere quella calma e quella lucidità che a questo punto della partita sono già esaurite da un pezzo. O così almeno credono tutti. Un briciolo di entrambe queste componenti è infatti ancora presente nei cuori e nella testa di Cuzzupè e Carpaneto. Ed è attingendo ad esse che la prima disegna un passaggio da fantascienza e la seconda lo trasforma in oro con un colpo di magia che fa esplodere la Vassallo in un misto di urla e pianti di gioia. Resterebbero ancora 8 secondi da giocare ma l’invisibile sceneggiatore di questa incredibile storia decide che per le emozioni in acqua non c’è più spazio. A prenderne il posto c’è solo la festa di tredici ragazze e del loro allenatore che possono finalmente toccare meritatamente il cielo con un dito.

Le voci – “Avevo visto un gol simile ai mondiali e in quel istante ho provato a replicarlo, pensando che fosse l’unica cosa da fare – racconta la match-winner Marta Carpaneto – E’ andata bene anche se quando però ho visto che la palla entrava in porta non ci credevo neppure io… e infatti mi sono messa a piangere. Sono felicissima!”.

“E’ davvero una grande gioia – le fa eco capitan Giulia Millo –  specialmente perché fino a dieci giorni fa io e le mie compagne eravamo ormai convinte di doverci giocare tutto ai playout. Ma lo sport è bello proprio perché a un certo punto tutto può cambiare. E così siamo passate dalle stalle alle stelle. Adesso cercheremo di dire la nostra anche ai playoff anche se sappiamo che sarà durissima. Personalmente ho vissuto questa gara in maniera forse troppo nervosa, ma la posta in palio era molto alta. Sono però contenta che chi l’ha vista da fuori abbia potuto assistere ad un grande spettacolo”.

A provare a gettare acqua sul fuoco, peraltro senza risultare troppo convincente, ci pensa un comunque raggiante Mario Sinatra: “Oggi dico solo che sono molto contento e soddisfatto. Ma anche che prima di festeggiare la matematica qualificazione ai playoff manca ancora una partita, quella di sabato prossimo. Che sarà durissima per noi come per Trieste”.

Il tabellino:
BOGLIASCO 1951-PALLANUOTO TRIESTE 9-8
(Parziali: 3-1, 2-3, 1-0, 3-4)
BOGLIASCO 1951: Malara, De March, Cavallini, Cuzzupè 1, Mauceri, G. Millo 2, Lombella, Rogondino 1, Paganello 2, Rayner, Carpaneto 2, Gagliardi 1, Rosta. All. Sinatra
PALLANUOTO TRIESTE: Ingannamorte, Lonza, Rezende, Abla, Marussi, Cergol 3, Klatowski 2, Riccioli 1, Colletta, Leone, Jankovic, Santapaola 2, Krasti. All. Colautti
Arbitri: Bensaia e Iacovelli
Note. Uscite per limite di falli Gagliardi (B) e Riccioli (T) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Bogliasco 1951 0/5 e Pallanuoto Trieste 2/8 + un rigore.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.