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Agenti di polizia dirottati sulla verifica dei biglietti Amt, il Cosap contesta la nuova ordinanza

Continua, anche dopo la fine dello stato di emergenza, l'impiego degli agenti accanto ai controllori Amt per verificare l'uso delle mascherine e del titolo di viaggio

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Genova. La segreteria Cosap (coordinamento sindacale appartenenti polizia) è contraria alla nuova ordinanza di servizio che impiega le pattuglie a lavorare insieme ai controllori Amt sia per controllare l’utilizzo della mascherina a bordo vetture, sia per la verifica dei biglietti.

“Si è appreso − si legge in una nota − che il personale assicurerà accurati servizi di controllo insieme ai verificatori Amt presso i capolinea e le fermate degli autobus cittadini e provinciali, delle funicolari nonché presso le stazioni della linea metropolitana, per accertare, il rispetto dell’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, unitamente al possesso del titolo di viaggio“.

Il Cosap riflette sulla natura e l’opportunità di tale tipologia di servizio assicurato, talune volte, con la soppressione di pattuglie preposte al controllo del territorio e svolto da personale della polizia di Stato formato per prevenire ed eventualmente reprimere la commissione di reati sul territorio nazionale.

“Leggendo i quotidiani e le relative statistiche sulla criminalità non ci sembrava di aver inteso un andamento discendente (la classifica relativa all’indice della criminalità pubblicato dal sole24 ore relativa all’anno 2020 vede Genova al 10° posto su 106 province prese in esame) tale da consentire, anche ad emergenza sanitaria terminata, un affiancamento continuativo delle forze di polizia a personale Amt per la verifica del corretto utilizzo delle mascherine e del possesso del titolo di viaggio a scapito di un utilizzo di detto personale mirato alla specificità e alla professionalità della categoria”.

Secondo il Cosap “Bisognerebbe, forse, lasciare la verifica dei titoli di viaggio dei trasporti urbani ed extraurbani a chi è preposto a svolgere tale compito e che, peraltro, ha svolto sempre egregiamente senza l’ausilio delle forze dell’ordine che intervenivano solo in caso di reale necessità ed occuparsi a tempo pieno della sicurezza (non quella sanitaria) della cittadinanza eliminando la preoccupazione del possesso e della corretta obliterazione del biglietto”.

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