Ammalorato

Viadotto San Benigno, altri mesi di restringimento ma i veri disagi devono ancora arrivare

L'assessore Piciocchi: "Nessun problema statico ma sarà necessario un rinforzo". In corso la progettazione affidata al Rina

Elicoidale lavori viadotto e viabilità

Genova. Rimarrà in vigore ancora per mesi il restringimento a due corsie sul viadotto di San Benigno, nel tratto di strada che collega l’elicoidale alla rampa di accesso di Genova Ovest, in attesa dei lavori di rinforzo che avranno un impatto ancora maggiore sul traffico. L’allarme era scattato l’anno scorso alla vigilia di Ognissanti, quando i tecnici di una ditta incaricata da Autostrade avevano imposto al Comune “limitazioni urgenti” parlando di “importanti riduzioni di spessore” nell’acciaio dei portali che sorreggono l’impalcato nei pressi di via Cantore. Difficile non dar credito a quei rilievi, viste le condizioni in cui si presenta la struttura tra corrosione, ruggine e pesanti infiltrazioni d’acqua.

E invece lo scenario non sarebbe poi così drammatico: “Abbiamo mantenuto l’attuale restringimento per un eccesso di scrupolo – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi -. Da tempo abbiamo chiuso le indagini affidate al Rina che hanno confermato l’assenza di problemi statici. Secondo Autostrade l’acciaio di quel portale si era deteriorato del 50%, ma le nostre indagini hanno appurato che non è così“, Ma allora perché rimane la riduzione di carreggiata? “Oggi i parametri di sicurezza stabiliti dalle nuove linee guida del ministero sono diversi e perciò su quel tratto è fortemente consigliato mantenere una parzializzazione a due corsie. Senza questa normativa avremmo riaperto tutto. Stiamo predisponendo un progetto per rinforzare la struttura, ma abbiamo cinque anni di tempo per farlo perché la situazione non è allarmante”.

Le prove di carico, effettuate con tre tir su ciascuna delle tre corsie in direzione Genova Ovest, hanno evidenziato un tasso di lavoro del 115-120% su alcune sezioni dei portali, dato che risulta fuori norma secondo i parametri vigenti. “La parzializzazione rimarrà finché non si faranno interventi di adeguamento: potrebbe essere questione di mesi, forse anche di un anno – spiega Gianluigi Gatti, dirigente del settore strade del Comune di Genova -. Il progetto è stato affidato al Rina. Oltre ai giunti trasversali bisognerà rifare il giunto longitudinale perché dove c’è lo spartitraffico si verificano infiltrazioni d’acqua e queste sono responsabili della maggior parte dei problemi”.

Sarà allora che si avvertiranno i maggiori disagi: “Quando si dovrà mettere mano al giunto longitudinale sarà necessario smontare lo spartitraffico, rifare la soletta e il guardrail. Questi lavori terranno impegnate due corsie e quindi potrebbero dare molto fastidio al traffico. Inoltre è stato osservato che nel tempo sono state aggiunte asfaltature che hanno aumentato inutilmente il carico. Dovremo capire come togliere questi strati di pavimentazione creando un raccordo nella parte iniziale e finale del tratto”. Al momento sono considerate premature stime su costi e tempistiche dell’intervento: “Durante l’estate dovremmo avere il quadro completo,  a quel punto si tratterà di trovare le risorse finanziarie e potremo partire”.

Ma attenzione perché proprio sulla rampa di collegamento al casello di Genova Ovest la prossima settimana autostrada Autostrade inizierà i lavori di sostituzione delle barriere laterali. E non è tutto perché tra aprile e maggio si aprirà una nuova fase dei lavori del nodo di San Benigno, eseguiti sempre da Autostrade tramite la controllata Pavimental: in via di Francia verrà posizionata una grossa gru che dovrà smontare un tratto del viadotto che sorpassa la ferrovia, quindi varare la nuova campata. A San Benigno, insomma, il grosso dei disagi deve ancora arrivare.

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