Energia

Una centrale idroelettrica in Val Varenna: il progetto del mini impianto nell’ex cartiera

Al torrente potranno essere sottratti fino a 73 litri al secondo. Il costo dell'impianto sarebbe di 800mila euro

La Centrale di Bevera di Tirreno Power
Foto d'archivio

Genova. In questo periodo di incertezza mondiale, con un bilancio energetico sempre più difficilmente gestibile, tutto il mondo è tornato a fare i conti con fonti alternative di produzione di energia, guardando alle rinnovabili con maggior urgenza. In questo contesto si inserisce la progettazione di una mini centrale idroelettrica pensata in Val Varenna, sfruttando alcune strutture già presenti in loco dell’ex impianto di Chiusino.

Il progetto sarebbe stato in realtà depositato presso gli uffici tecnici di Regione Liguria lo scorso dicembre, in attesa di passare al vaglio della valutazione di impatto ambientale. La costruzione dell’impianto è stata presentata dalla Idroelettrica S.Antonio di Vercelli, per un progetto dell’ingegnere Della Casa: un salto di circa 57 metri di altezza per una portata massima di acqua di 400 litri al secondo e una produzione di 225 kw. Numeri calcolati sulla base di una previsione ottimale, anche se per far funzionare l’impianto potrebbero bastare 220 litri al secondo.

Secondo la scheda tecnica la derivazione dell’acqua dal Varenna sarebbe di 73 litri al secondo, e l’acqua sarebbe catturata attraverso una captazione già esistente vicino ad una briglia. Successivamente il flusso seguirebbe un canale già presente interrato che portava l’acqua all’ex cartiera Fratelli Villa, oggi in abbandono, dopo il passaggio di una camera di carico, anche in questo caso già esistente.

presa varenna
L'ubicazione della presa delle acque

Il gruppo di produzione della centrale sarà alloggiato all’interno dell’edificio storico che verrà contestualmente ristrutturato, ubicato in sponda sinistra del Varenna, con accesso dalla Strada Comunale. All’interno verrà installata una turbina Pelton multigetto ad asse posta entro un pozzo scavato all’interno dell’edificio, con profondità di circa 7 metri, al fine di poter recuperare parte del salto che si riscontra dal piano centrale all’alveo del fiume. Il canale di scarico sarà una nuova realizzazione, e, interrato, convoglierà le acque nel Rio Lavino subito a monte sia della confluenza con il Torrente Varenna, che con l’attraversamento della strada Comunale.

Al momento il progetto di riattivazione dell’impianto di Chiusino è in fase di valutazione: stando alle carte avrebbe una produzione di 898.380 kwh per un costo di 800 mila euro. Ma nel bilancio  dovrà essere considerato l’equilibrio di un torrente, il Varenna, che in questi anni ha dimostrato di essere molto instabile con periodi di magra molto lunghi e piene devastanti in caso di pioggia.

(Nella foto di copertina, d’archivio, la presa della centrale idroelettrica di Bevera)

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