Genova. Sono in partenza da Genova con destinazione Ternopil i primi camion carichi di aiuti per i cittadini ucraini, da più di una settimana in ginocchio per la guerra iniziata dalla Russia. Si tratta di due mezzi, uno della fondazione Migrantes e uno della Protezione civile: i generi di prima necessità raccolti nella chiesa di Santo Stefano, punto di riferimento della comunità, e i primi beni donati ieri all’hub allestito in piazzale Kennedy saranno presi in consegna sul posto dalla Caritas locale. Un tir partirà intorno a mezzogiorno da viale Caviglia a Brignole.
Cosa serve
Il centro di raccolta alla Foce sarà attivo anche oggi dalle 9.00 alle 18.30. I generi di prima necessità richiesti dall’Ucraina: coperte e cuscini con riempimento sintetico (imballati singolarmente), vestiti non usati, ma solo nuovi con etichetta (giacche, maglioni, biancheria intima, calze), pannolini, omogeneizzati, prodotti per igiene personale (salviette umide, sapone, shampoo, asciugamani), prodotti alimentari in scatola (pasta, riso, farina, tonno e carne in scatola, biscotti, cioccolato, dolci confezionati, the in bustine, caffè solubile), piatti, posate e bicchieri monouso, medicinali e dispositivi medici (antibiotici, analgesici, antiemorragici, antidiarroici, cardiovascolari, antisettici, mascherine, garze, guanti monouso, siringhe). Per ricevere maggiori informazioni sui beni da poter donare e su come donarli si può far riferimento al numero 800177797 o si può inviare una mail all’indirizzo emergenzaucraina@comune.genova.it.
Emergenza profughi
Intanto sono poco meno di un milione, all’incirca 836mila, i profughi che sono fuggiti finora dal conflitto in Ucraina secondo l’Onu. Ma le stime internazionali dicono saranno almeno quattro-cinque volte tanto: si tratterebbe senza dubbio della più grave crisi umanitaria originata in Europa in questo secolo. Solo ieri sono stati 16mila i cittadini ucraini a varcare la frontiera romena, secondo fonti di qual Paese. Dall’inizio della crisi, seguendo i dati ufficiali pubblicati dal quotidiano, sono stati 105.452 i rifugiati a varcare il confine.
Finora sono una cinquantina i profughi ucraini accolti a Genova grazie ai contatti con la comunità ucraina genovese e con padre Vitaly Tarasenko della chiesa di Santo Stefano. Grazie a alla macchina dell’accoglienza organizzata dai sacerdoti genovesi, a cominciare dal parroco di San Tommaso e Santa Caterina don Giacomo Martino, troveranno ospitalità presso le famiglie del capoluogo ligure. Già 60 famiglie hanno dato disponibilità ad aprire le loro case e certamente altre ne seguiranno.
Ma nelle prossime ore è previsto l’arrivo di un altro centinaio di persone. Per questo la Caritas ha lanciato un nuovo appello fatto circolare su WhatsApp per chiedere la disponibilità di almeno 30 appartamenti vuoti (canoniche o altro) in comodato d’uso per circa tre mesi con rimborso delle spese vive, per ospitare altre 100 persone in arrivo dal paese dell’Est. Per informazioni e adesioni telefonare in Caritas tutte le mattine: 010.2477015 – 010.2477018.