Organizzazione

Ucraina, oltre 3200 profughi in Liguria: oggi altri 167 presi in carico dalle strutture di accoglienza

L'80% sono donne e minori. Gli infopoint permettono di gestire in maniera adeguata tutte le richieste ma la Regione è pronta ad aumentare i posti destinati all'accoglienza

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Genova. “Sono 167 i cittadini ucraini presi in carico oggi in Liguria, 22 in Asl1, 69 in Asl2, 55 in Asl3, 10 in Asl4 e 11 in Asl5. I codici emessi di ‘straniero temporaneamente presente’ sono stati invece 97, 118 i tamponi e 21 i vaccini anti Covid effettuati. In totale sono 3.288 gli ucraini presi in carico attraverso le nostre Asl dallo scoppio della guerra, con 2663 STP emessi, 3029 tamponi effettuati e 337 vaccini”. Così il presidente di Regione Liguria e commissario delegato a coordinare l’accoglienza dei profughi in Liguria Giovanni Toti.

“In proiezione di numeri più ampi stiamo lavorando per unificare il più possibile tutti i servizi – ha aggiunto il presidente Toti -, dai tamponi ai vaccini, fino all’accoglienza che è a carico delle Prefetture e ai permessi di soggiorno che dipendono invece dalle questure”.

“In ogni caso al momento i nostri Info Point ci permettono di gestire in maniera adeguata tutte le richieste che ci arrivano giornalmente, anche se siamo comunque pronti ad aumentare i posti destinati all’accoglienza. Tutti i nostri assessorati sono al lavoro per rendere l’accoglienza ancora più efficiente, non solo dal punto della Protezione Civile ma anche da quello sanitario, edile e di inserimento scolastico per i bambini e i ragazzi che rappresentano un ampio numero degli arrivi”, prosegue Toti.

La media dell’età delle persone accolte in Liguria, infatti, è pressoché uguale a quella del resto del paese con il 40% dei profughi rappresentato da donne e un altro 40% rappresentato da minori.

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