Umanitario

Ucraina, la città di Genova porta aiuti a Odessa: molte associazioni al lavoro per il convoglio “ma servono donazioni”

Non solo generi di prima necessità ma anche denaro per organizzare anche altre missioni.

Generico marzo 2022

Genova. Partirà con qualche giorno di ritardo sulla tabella di marcia, forse entro dopodomani, il convoglio umanitario organizzato dalla città di Genova, Comune e associazioni del territorio, destinato a Odessa, in Ucraina. Una missione difficile, perché si propone di entrare dentro il confine del paese colpito dal conflitto e perché deve dialogare costantemente con la Farnesina.

“Questa nuova iniziativa di solidarietà con l’Ucraina vuole essere un aiuto ancora più diretto alla città di Odessa nel nome del gemellaggio con Genova – dice l’assessore comunale Pietro Piciocchi – abbiamo deciso di attivarci, Tursi sarà capofila e garante ma la grande soddisfazione è la quantità di associazioni che si sono unite al progetto”. Un tir con un container da 60 piedi, una o due ambulanze, almeno due pullman per trasportare altro materiale e recuperare profughi da portare in Italia sono la base del convoglio.

Alla presentazione dell’iniziativa i rappresentanti delle associazioni Comunità di Sant’Egidio, pubblica assistenza Nerviese, la associazione Gau, la Croce verde di Quarto, le Misericordie, il sindacato Cisl, le associazioni Sole e Luna e Prossima.

“Avremmo voluto partire venerdì scorso, contiamo di farlo entro questa settimana – afferma Igor Mendelevich, ambasciatore della città di Odessa a Genova – non ci fermeremo qui, tra i nostri scopi anche quello di recuperare persone in condizioni di particolare fragilità come bambini che necessitano cure, per cui collaboreremo anche con l’ospedale Gaslini, purtroppo la guerra credo continuerà e allora spero che questo convoglio non sia il primo”.

Per organizzare questo e altri convogli servono però ancora donazioni – beni alimentari non deperibili, farmaci non da frigo e materiale sanitario monouso – ma anche denaro. Sull’home del sito del Comune di Genova si trova il link per effettuare una sottoscrizione.

“Sono appena tornato dal confine e mi sono reso conto che non faremo mai abbastanza – ha aggiunto il consigliere comunale delegato alla protezione civile Sergio Gambino, reduce di un viaggio umanitario con le Misericordie – portare il materiale dentro l’Ucraina non è semplice ma cercheremo di organizzarci in sicurezza in modo da raggiungere l’obbiettivo”.

Sono ancora attivi punti di raccolta di generi di prima necessità: in centro la comunità di Sant’Egidio nella basilica della Nunziata, a ponente l’associazione Sole Luna in piazza Savio a Cornigliano, l’associazione Prossima in via Paglia a Sestri Ponente, in Valbisagno, l’associazione Gau di Struppa e nella parrocchia di San Sebastiano a Staglieno, a levante, la pubblica assistenza Croce Verde di Quarto dei Mille, la pubblica assistenza Nerviese in via Oberdan.

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