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Ucraina, in partenza un altro camion di aiuti da Genova. Tarasenko: “In tutto dieci tir partiti”

Intanto sono stati individuati dalla Regione insieme ad altre istituzioni 140 posti per la prima accoglienza

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Genova. Un nuovo camion in partenza da piazzale Kennedy, per passare dal centro di smistamento di Bolzaneto per poi prendere la strada verso l’Ucraina. “Sono oltre 10 i camion spediti fino a oggi ai confini della guerra dalla Comunità ucraina di Genova”, dice il cappellano Vitaly Tarasenko che con alcune parrocchie cattoliche cittadine e il Comune sta seguendo le partite degli aiuti e dell’accoglienza.

Tonnellate di alimenti, vestiti e generi sanitari e medicinali sono stati donati dai cittadini fino a raggiungere un quantitativo di oltre 140 bancali di materiale stipato nei magazzini del mercato generale di via Sardorella.

La comunità ucraina ha voluto ringraziare i tanti soggetti che hanno cooperato per arrivare a questo risultato. “Un’operazione che parla del cuore gigante della nostra gente e di chi trasporta gratuitamente questi beni a chi non ha il necessario. Chi ha lavorato sul campo è fisicamente distrutto ma felice di essere stati braccia e mani di tanti di noi”, le parole di Tarasenko.

Alla chiesa di Santo Stefano e non solo intanto prosegue la raccolta principalmente di generi alimentari, kit sanitari e farmaceutici mentre è sospesa quella di indumenti.

Potrebbe ritardare di qualche ora sulla tabella di marcia il rientro del pullman Amt che si è spinto al confine tra Ucraina e Romania per recuperare 40 altri profughi. La difficile gestione delle tante persone che volevano salire sul mezzo, la neve, lo stato psicofisico dei cittadini trasportati sta rallentando la missione che dovrebbe essere ultimata sabato con l’arrivo a Genova.

Regione Liguria annuncia invece che dalla prossima settimana saranno attivi i quattro infopoint – uno per capoluogo – dedicati all’emergenza a Genova (nei pressi della stazione di Brignole, aperto da lunedì), Savona (davanti alla stazione, aperto da martedì) e La Spezia (da mercoledì) e Imperia (alla fine della prossima settimana).

Qui saranno assegnati i codici STP (straniero temporaneamente presente), saranno eseguiti i tamponi, verranno forniti eventuali dispositivi di protezione individuale e sarà distribuito materiale informativo sulla prevenzione.

“Per la sistemazione temporanea sono invece state individuate le prime strutture residenziali per la prima assistenza (5 giorni) ai profughi per un totale di 140 posti, in vista del trasferimento in strutture dedicate”, dice il commissario all’accoglienza Giovanni Toti.

Oggi si è svolta infatti una nuova riunione con le aziende sanitarie, il Comune di Genova e Anci. Ad oggi sono 677 i cittadini ucraini che hanno ricevuto assistenza medica ed effettuato tamponi nelle strutture dedicate.

Le strutture di prima assistenza sono Santa Dorotea a Genova in via Liri – ha aggiunto l’assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone -, attiva da domani pomeriggio e con 70 posti disponibili e La Riviera a Savona disponibile a partire da lunedì pomeriggio“.

Per l’ospitalità dei profughi che risultassero positivi al Covid, Regione Liguria ha anche individuato la struttura, già operativa, di viale Cembrano dove ieri è stato sistemato il primo cittadino ucraino e dove sono stati aumentati i posti disponibili da 70 a 97.

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