Genova. Questa mattina di fronte a palazzo Tursi, una delegazione del gruppo locale di Greenpeace Genova ha manifestato per portare all’attenzione del sindaco Bucci e dell’assessore alla Mobilità Campora i risultati del sondaggio di opinione condotto da Ipsos per conto di Greenpeace Italia sulla mobilità urbana a Genova.
I volontari di Greenpeace hanno aperto uno striscione con il messaggio in dialetto “Bucci mesciati” invitando l’Amministrazione a non ritardare gli interventi necessari a migliorare la mobilità urbana. In piazza con Greenpeace, erano presenti anche i rappresentanti delle associazioni TRiclico Bimbi a Basso Impatto, Cittadini Sostenibili.
Dal sondaggio emerge che più della metà dei genovesi è a favore di un aumento delle zone pedonali in città (il 57% degli intervistati), mentre un cittadino su due è a favore sia del divieto di circolazione di auto e motocicli a combustione all’interno della città, sia della chiusura al traffico di zone delle città per la creazione di aree verdi. I genovesi considerano inoltre il traffico con i suoi ingorghi un grave problema da affrontare e sarebbero disposti ad abbandonare l’auto con mezzi pubblici più frequenti, capillari e meno affollati, secondo i risultati del sondaggio.
Il 75% dei cittadini intervistati è favorevole a un aumento della frequenza dei treni tra Voltri e Nervi e in Val Polcevera, il 65% a un centro storico libero dalle auto e ad una zona emissioni zero tra Brignole e Principe, supportata da una rete di piste ciclabili protette e di mezzi pubblici più frequenti sia di giorno che di notte.
Infine, una persona su due risulta favorevole a un incremento delle zone 20 e 30 per aumentare la sicurezza e a una trasformazione delle attuali corsie ciclabili d’emergenza in piste ciclabili definitive e protette.
“È evidente da questo sondaggio che l’amministrazione deve prendere misure per migliorare la mobilità e la vivibilità della nostra città partendo proprio dalle esigenze dei cittadini, per garantire un trasporto sostenibile alle diverse generazioni di utenti presenti e futuri”, dichiara il Gruppo Locale di Greenpeace di Genova.
E continua: “Con la crisi climatica in atto, i danni alla salute per inquinamento atmosferico, i morti e feriti giornalieri per violenza stradale e la carenza di spazi per le persone non possiamo più permetterci di rimandare queste misure”.
Il Gruppo Locale di Greenpeace chiede all’amministrazione genovese di incentivare il trasporto pubblico, aumentando frequenza, capienza e capillarità dei mezzi, e di favorire la mobilità dolce (come bici e monopattini) e pedonale, trasformando le attuali corsie ciclabili di emergenza in corsie strutturate. Per disincentivare l’uso dell’auto in città, servono inoltre più servizi di mobilità condivisa (sharing) e una zona a emissioni zero partendo dalla stazione Brignole fino alla stazione Principe.
I risultati del sondaggio relativi a Genova saranno presentati martedì 1 marzo alle ore 18 presso Associazioni Banchi nel corso della tavola rotonda “Genova e la mobilità sostenibile” organizzata da Clean Cities e Legambiente.
Il sondaggio di Greenpeace Italia sulla mobilità urbana ha interessato otto città italiane. Oltre a Genova, è stato realizzato anche a Roma, Milano, Torino, Napoli, Bari, Palermo e Pisa.