Il personaggio

Sampdoria: Giovanni Invernizzi racconta la formazione Primavera

In esclusiva per Genova 24 e Ivg Savona, Invernizzi ci parla dei ragazzi della Primavera, elogiando Tufano ed il suo staff, trainante per i gruppi di lavoro delle Under più giovani

Gianni Invernizzi

Genova. Nel corso dell’intervista, concessa in esclusiva alla trasmissione ‘L’Angolo dei Giovani’, sui canali ‘on line’  di Genova 24 ed Ivg Savona, Giovanni Invernizzi, oltre a raccontare le linee guida del suo lavoro di responsabile del settore giovanile della Sampdoria, stimolato al riguardo dai tifosi in ascolto, ha piacevolmente tratteggiato le caratteristiche di qualche ragazzo della Primavera, dando merito a Felice Tufano ed a tutto il suo staff,  per la crescita che stanno ottenendo, in campo, sia a livello di gruppo, sia individualmente.

In particolare, Invernizzi ha apertamente elogiato il lavoro del mister, ma anche di Alessandro Maroni, Lorenzo Folle, Davide Grimaldi, Ernesto Di Barbaro, Sandro Farina, Paolo Viviani e Salvatore Leotta… un lavoro che esalta le capacità dei singoli, ponendo grande cura allo sviluppo tecnico tattico dei giovani loro affidati, ma anche concentrato sulla cultura del traguardo da raggiungere, abbinando il  completamento della formazione del calciatore, alla convinzione  dell’importanza  del risultato, poi decisivo nel mondo dei grandi, dove – se per uno tuo mancato rientro, causi un goal subito – poi, nello spogliatoio, ti attaccano al muro…

E questo modo di operare, trainante per gli staff delle Under più giovani, sta pagando, al punto da poter addirittura essere quantificato, dallo stesso Invernizzi, in sette/otto punti in più in classifica.

Dopo essersi soffermato brevemente sul duo Yepes Laut (già lanciato in Serie A da D’Aversa), Simone Trimboli (definito fiore all’occhiello del vivaio, essendo un  ragazzo cresciuto all’interno della ‘cantera’ blucerchiata, fino all’esordio, di sabato scorso contro la Juventus), Daniele Montevago (già in panchina con i grandi in un paio di occasioni), Lorenzo Di Stefano, Francesco, Migliardi, Lorenzo Malagrida e Luigi Aquino, che potrebbero approcciarsi anche loro alla prima squadra, ha confermato di seguire, grazie a ‘reports’ settimanali, i giocatori mandati a farsi le ossa, in Serie C, approfondendo gli andamenti positivi delle loro esperienze in prestito (Matteo Stoppa, autore – proprio questo week end –  di un eurogoal con la Juve Stabia, contro la Turris, al punto che il suo allenatore, Walter Novellino, ha invitato pubblicamente la Sampdoria a riportarlo a casa, dopo un campionato da protagonista, nel difficile girone del sud Italia; Simone Giordano, anche lui fresco di goal nel Piacenza; Emanuel Ercolano, punto fermo del Latina; Michael Brentan, particolarmente in luce nella Pro Sesto; Antony Angileri, non fortunato, per ora, nell’esperienza a Messina; Leonardo Benedetti nell’Imolese;  Tommaso Farabegoli nel FeralpiSalò)… Tutti ragazzi con un futuro, qualcuno forse a Bogliasco, gli altri nel mondo dei professionisti.

Un ascoltatore di Arenzano, ha elogiato l’acquisizione in prestito (senza l’esborso di un euro) dall’Atalanta, fatta da Invernizzi, di Giovanni Bonfanti, che proprio nella sfida contro i bergamaschi ha dimostrato di essere superiore ai suoi ex colleghi orobici e l’ex mediano dello scudetto ha confermato che la Samp è in possesso del diritto di riscatto, in questa lungimirante operazione di mercato, che il prossimo anno potrà portare il ragazzo a ridosso della prima squadra, dopo un campionato importante, come l’attuale, in Primavera.

Un altro tifoso di Crevari ha chiesto un commento su Simone Leonardi, anticipando un’analogia – a suo modo di vedere – con Alviero Chiorri… Al che, Invernizzi, non solo non si è dissociato, ma ha confermato che il ragazzo (da lui scovato Under 15, in un torneo che la società siciliana Jonia giocava a Gallipoli) ha nel DNA i colpi del ‘Marziano’ e fu proprio una genialata alla Cassano, in quella partita, a convincerlo a bloccare subito il giocatore, con una telefonata, non più di dieci minuti dopo che lo stava osservando.   A quanto pare, il ragazzo, è peraltro un po’ ‘selvaggio’, come i talenti ‘di strada’, per cui andrà preservato, per fargli capire quanto è ancora lungo il percorso, ad  evitare di perdersi  strada facendo.

Non è mancata la domanda su quale giovane della Primavera, potesse  assomigliare proprio all’intervistato ed in contemporanea con un tifoso, che l’aveva individuato in Flavio Paoletti, anche Giovanni Invernizzi ha fatto il nome del giovane di San Benedetto, auto paragonandoselo per duttilità ed a conferma della modestia innata dell’intramontabile ex ragazzo di Como, arrivando a definenirlo ‘coi piedi più buoni dei mei’.

Dopo aver glissato signorilmente sugli arbitri capitati alla Primavera (a Cagliari una terna interamente sarda e nella prossima a Pescara un direttore di gara aquilano), il saluto finale è stato dedicato a Luca Vialli, un grande leader di quel fantastico gruppo di 16/17 fratelli, con cui Invernizzi ha vinto ‘qualche’ Coppa Italia, uno scudetto, una Coppa delle Coppe e sfiorato l’apoteosi in finale, quando il top dei trofei per i club, era la Coppa dei Campioni…

 

 

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