Genova. Non era certo questa la partita più semplice per il rilancio, ma per come sono andate le cose la Sampdoria forse deve fare un piccolo esame di coscienza: fare tre regali come l’autorete di Yoshida, il fallo da rigore su Kean e sbagliare a sua volta il calcio di rigore, affosserebbe anche la compagine più solida contro una squadra come la Juventus che ha sfruttato al 100% le poche sortite in area di rigore.
La partita si è sbloccata al primo break dei bianconeri e la Sampdoria qualche occasione l’ha anche creata, ma sono prevalsi gli errori, soprattutto a centrocampo: Candreva, al di là del penality sbagliato, ha sbagliato diversi cross, Sensi è apparso ingabbiato, mentre Rincon non è riuscito a distinguersi in cabina di regia, con un Thorsby che non è stato efficace neanche nel lavoro di quantità.
Giampaolo però ha visto una prestazione diversa rispetto alle due precedenti sconfitte: “Io solitamente non mi rammarico per gli episodi, ma quando la squadra non fa prestazione e rinuncia. Invece oggi la Sampdoria ha fatto una partita seria, poi ci sono pezzettini di cose che si dovevano far meglio, ma non è mancato l’impegno. Credevo che si potesse riaprire la partita, a fine primo tempo avevo buone sensazioni, avevamo un’inerzia non sbagliata”. Sul rigore è stato molto bravo il portiere, per il mister blucerchiato, in ogni caso la sua squadra “l’ha tenuta viva fino alla fine”, dice.
Per lui sono altre le partite su cui fare riflessioni: “Posso arrabbiarmi se sei rinunciatario, se non sei protagonista dentro la partita. Non è questa quella in cui possiamo rimproverarci cose. Questa terza sconfitta consecutiva è maturata giocandola. Questa settimana abbiamo lavorato molto sugli errori, sul campo, attraverso il video. Le disposizioni sono state rispettate”.
Nota positiva la personalità di Sabiri, che dimostra di essere in crescita ogni volta che viene chiamato in causa e i miglioramenti di Giovinco: “Diamo fondo a tutte le risorse della Samp. Poi ne posso far giocare solo 11”, conferma Giampaolo.
Gli zero punti del Cagliari raccolti oggi non rendono ancora più drammatica questa sconfitta, certo è che la classifica è ancora parecchio in bilico, alla luce del fatto che il Venezia ha anche una partita in meno. “Ci penseremo da martedì, ma è questione di mentalità e convinzione, di autostima, di fare un salto di qualità a livello mentale. Non ci sono partite proibitive, neanche quella di oggi. Non possiamo scappare dalla tensione. Quello che abbiamo messo in campo oggi deve essere la presentazione di cosa tu sei. Poi si vince e si perde”.