Polemica

Rimessa Staglieno, il Pd attacca: “Bucci sta mentendo, la Regione si opporrà agli espropri?”

Rossetti presenta un'interrogazione, Terrile: "Fin dal febbraio 2020 erano decisi gli espropri, non si governa con le bugie"

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Genova. “Cosa intende fare la giunta regionale rispetto al progetto per la realizzazione della nuova Rimessa di Staglieno? Opporsi agli espropri e alla demolizione degli edifici residenziali su via Vecchia o sostenere le istanze di Italferr come da progetto presentato?”. Ruota attorno a questa domanda l’interrogazione del consigliere regionale del Partito Democratico Pippo Rossetti depositata in Regione. L’assessore comunale Matteo Campora ha recentemente smentito espropri e demolizioni, rinnegando di fatto il progetto già pubblicato e sottoposto a verifica di assoggettabilità alla procedura di Via.

“La Valbisagno – spiega il consigliere regionale – da anni è soggetta a pesanti servitù che impattano sulla vita quotidiana dei suoi abitanti. Il progetto per la Rimessa di Staglieno, stando ai piani ad oggi presentati, prevedrebbe l’esproprio di alcuni edifici su via Vecchia e la costruzione di parcheggi soprelevati fortemente impattanti. Si tratta di un progetto che, nonostante le numerose richieste di incontro, non è mai stato condiviso con i cittadini e il Municipio, che oggi chiedono risposte puntuali e certe. Visto che, stando alle notizie di stampa, la giunta del Comune di Genova dice di non essere intenzionata ad attivare espropri, mentre nella documentazione pervenuta da Italferr e depositata presso la Regione gli espropri sono previsti”.

“Di fronte a queste incongruenze – conclude Rossetti – chiediamo alla Giunta regionale di dare una risposta chiara su cosa vuole fare la Regione: se opporsi agli espropri o sostenere le istanze di Italferr”.

“Martedì, ai cittadini di Staglieno che davanti a Palazzo Tursi lamentavano di non essere mai stati avvisati degli espropri di circa 40 appartamenti necessari alla ristrutturazione della rimessa Amt di Staglieno, il sindaco Bucci ha risposto: Quel progetto non è approvato, non è ufficiale. Non ci sarà alcun esproprio. Il problema non esiste”. Le carte del progetto, pubblicate sul sito del Comune di Genova, dicono chiaramente che il sindaco mente – attacca su Facebook il capogruppo del Pd a Tursi Alessandro Terrile -. Gli elaborati del progetto definitivo, pubblicati sul sito del Comune in data 27 gennaio 2021 nell’ambito della procedura per la verifica della progettazione definitiva ed esecutiva per la realizzazione del sistema degli assi di forza sono chiarissimi”.

“Se non bastasse – continua Terrile – la delibera di giunta comunale numero 219 del 9 settembre 2021 indica espressamente che per la realizzazione dei nuovi assi di trasporto pubblico e per la ristrutturazione delle rimesse è necessario effettuare degli espropri, e perfino quantifica in 8.100.000 euro gli indennizzi complessivi dovuti dal Comune ai proprietari espropriati. A quella seduta di giunta erano presenti il sindaco Bucci e l’assessore alla mobilità che hanno votato a favore della delibera. Perché oggi fanno finta di non sapere che fin dal febbraio 2020 il Comune di Genova aveva deciso di procedere con gli espropri? Perché in questi due anni non hanno detto nulla a nessuno? Perché non hanno informato i proprietari avviando con loro un confronto. Non si governa una città con decisioni calate dall’alto, e nemmeno con le bugie”.

 

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