Il processo

Ponte Morandi, il 7 aprile la decisione del giudice sul rinvio a giudizio dei 59 imputati

Il giudice dovrà pronunciarsi anche sul dissequestro dei reperti. La procura ha chiesto di mandare a processo tutti gli imputati

Ponte Morandi controluce

Genova. Sono terminate con le repliche di oggi le udienze nell’ambito dell’udienza preliminare per il crollo di ponte Morandi.

Il gup ha rinviato al 7 aprile, giorno in cui deciderà sul rinvio a giudizio del 59 imputati. Il quella data il giudice deciderà se accogliere il patteggiamento delle società Aspi e Spea, che ha già ricevuto i parere positivo della Procura.

Aspi è pronta a versare quasi 30 milioni di euro nelle casse dello Stato: quasi 27 i milioni cifra che corrisponde al valore del progetto di retrofitting, quello di rifacimento delle pile 9 e 10 del ponte, e sono stati messi a disposizione ai fini della confisca. La società pagherà inoltre la sanzione massima di un milione di euro. Spea pagherà una pena pecuniaria di 810 mila euro.

Per l’ex ad Giovanni Castellucci e gli altri 58 imputati le accuse, a vario titolo, sono di omicidio colposo plurimo, omicidio stradale, disastro colposo, attentato alla sicurezza dei trasporti, crollo doloso, rimozione dolosa di dispositivi di sicurezza, falso, omissione d’atti d’ufficio. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti.

Il 7 aprile il giudice dovrà anche pronunciarsi sul dissequestro dei reperti del ponte, chiesto dai pm hanno in modo da consentire al Comune di proseguire con i lavori per il parco della Memoria, il luogo progettato dall’architetto Stefano Boeri, per ricordare le vittime.

A questo punto sembra altamente probabile che il processo vero e proprio (e quindi pubblico) comincerà prima dell’estate.

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