I numeri

Pandemia e riduzione dei consumi affossano i negozi , Cavo (Confcommercio): “Valorizzare le attività nel centro storico”

"Occorre cogliere leopportunità contenute nel Piano Nazionale di ripresa e resilienza sulla rigenerazione urbana"

centro storico

Genova. Pandemia e calo dei consumi hanno acuito la desertificazione commerciale in tutto il Paese e Genova e la Liguria non fanno eccezione, ma nei centri storici reggono le attività di ristorazione, i negozi di nicchia e le botteghe storiche. E’ il quadro che emerge dall’indagine condotta da Confcommercio su 120 città d’Italia che parlano della scomparsa in nove anni di 100 mila imprese.

I dati forniti da Confcommercio Genova relativi al centro storico e al resto della città entrano nel dettaglio di una trasformazione in atto da anni con un bilancio negativo pari a -10,6%. Dal 2012 al 2021 infatti gli esercizi commerciali di commercio al dettaglio che vendono bevande e prodotti alimentari sono crollati numericamente a Genova da 1164 a 975 fuori dal centro storico e da 196 a 172 all’interno del perimetro dei carruggi, fagocitati dalla concorrenza di supermercati e ipermercati.

In controtendenza alberghi bar e ristoranti che nei centri storici dal 2012 al 2021 crescono da 901 a 970. Crescono, ma meno, fuori dal centro storico da 1.947 1.999. Per Confcommercio tuttavia “non si tratta di un dato positivo infatti nella tipologia sono compresi alberghi, alloggi per vacanze, bed and breakfast, altri alloggi”. Come nel resto d’Italia per l’associazione quindi “nei centri storici delle città, soprattutto quelle più vocate al turismo, alla riduzione degli esercizi commerciali la pandemia ha inflitto il fenomeno del tutto nuovo della riduzione degli alberghi favorendo una crescita tumultuosa delle altre attività di alloggio”.

Ma non è tutto così nero per il centro storico di Genova: “I dati dimostrano che le attività di ristorazione nel centro storico tengono grazie ai flussi turistici – Alessandro Cavo – Vice Presidente Vicario e rappresentante Confcommercio Centro Storico – perché li rendono interessanti e portano i turisti a esplorare le città alla ricerca di un piatto o prodotto tipico. E’ fondamentale quindi valorizzare queste attività, dai negozi di vicinato alle botteghe storiche per incrementare i flussi turistici a partire dalle opportunità contenute nel Piano Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) che contengono direttive che possono rendere più fruibili i centri storici tramite progetti di rigenerazione urbana”.

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