Ma che pale

Nuova diga, il ministero della Cultura boccia le pale eoliche: “Danno per il paesaggio di Genova”

Dovranno essere stralciate dal progetto: "Cambierebbero per sempre il paesaggio"

nuova diga foranea

Genova. Mentre prosegue l’iter burocratico della nuova diga, il progetto durante l’analisi d’impatto ambientale riceve la bocciatura del suo parco eolico. A chiedere l’eliminazione della pale è il Ministero della Cultura che ha valutato la presenza degli impianti ostativi alla tutela del paesaggio storico della città.

La motivazione è molto semplice: il paesaggio marinaro di Genova, composto dal porto e dal mare, è tutelato dal punto di vista paesaggistico e storico e la presenza delle torri, che stando al progetto sarebbero alte circa 50 metri, comprometterebbe per sempre la tipicità della vista costiera della Superba, visto che gli impianti sarebbero esattamente al centro della diga, proprio sotto la Lanterna e davanti al porto storico.

Il deturpamento del paesaggio è stato inteso da diversi punti di vista, sia da mare ma anche, e soprattutto, da terra. “Con la loro forte verticalità e dinamicità sarebbero assoluti protagonisti nelle visualizza dalla città verso il mare e viceversa rappresenterebbero dunque una rilevante modifica quadri paesaggistici di pregio e che danno da lungo tempo riconoscibilità la città portuale al suo mare antistante – si legge nell’osservazione depositata –  Opere in elevato da eseguirsi in mare a ridosso di un territorio costiero è vincolato – si legge  sono potenzialmente in grado di pregiudicare il mantenimento dei valori paesaggistici tutelati e segnatamente le bellezze panoramiche considerate come quadri naturali e così pure quei punti di vista o di Belvedere accessibile al pubblico dei quali si gode lo spettacolo di quella bellezza”.

E per questo motivo la richiesta è quella di rivedere il progetto verificando “la possibilità di ricorrere a fonti energetiche rinnovabili alternative a quella eolica per contribuire fabbisogno energetico portuale”. Ma il nulla osta da parte del Ministero arriverà soltanto se sarà “stralciato dalla proposta progettuale in oggetto l’impianto per la produzione di energia da fonti eolica proposta in quanto eccessivamente impattante in relazione ai valori paesaggistici e storici tutelati”.

 

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