La vertenza

Nodo di San Benigno e terminal Csm, l’autorità portuale: “Prioritario il mantenimento dell’occupazione”

Impegno a proseguire tavoli con azienda per aree alternative agli spazi sottratti dal cantiere

terminal csm

Genova. Un impegno dell’autorità portuale per garantire che vengano mantenuti i livelli occupazionali del terminal Csm dopo la lettera inviata dall’azienda che minacciava esuberi a causa dei cantieri che da anni minano la piena operatività del terminal che si trova sotto il futuro nodo di San Benigno. E’ quanto emerso stamani dall’incontro che si è tenuto a palazzo San Giorgio tra Adsp, vertici di Csm e sindacati.

“Incassiamo un impegno importante da parte dell’autorità portuale a fare da regia in questa vicenda e anche a considerare prioritario il mantenimento dell’occupazione, impegno che mai prima di oggi era stato formalizzato” commenta Marco Pietrasanta della segreteria Filt Cgil.

Nel verbale di incontro viene infatti messo nero su bianco che l’autorità di sistema portuale “ribadisce l’importanza del mantenimento dei livelli occupazionali nell’ambito del porto – si legge nel documento – anche in presenza dei cantieri connessi alla realizzazione di opere pubbliche strategiche” per cui “si impegna a proseguire i tavoli già in corso con il concessionario volti a risolvere le specifiche tematiche relative agli aspetti concessori connessi a dette opere pubbliche”

Da un lato quindi riprenderanno gli incontri per venire incontro alle richieste dell’ad di Csm Andrea Bartalini, che, per sopperire alle perdite dovute alla diminuzione degli spazi operativi, chiede di fatto al Porto di Genova aree alternative o uno sconto sul canone di concessione.

Dall’altra a breve l’azienda si è detta disponibile (dopo mesi di silenzi e tensioni) aprire un tavolo con i sindacati per confrontarsi sui problemi sollevati che hanno portato fra l’altro Filt Cgil e Uilm a dichiarare una settimana fa due ore di sciopero: ““Ci aspettiamo di riprendere rapporti sindacali normali – dice ancora Pietrasanta – per affrontare il tema della sicurezza, e quello del contratto integrativo a cominciare dal premio di produzione”.

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