Ucraina

No alla guerra, il candidato sindaco Crucioli: “Toti guerrafondaio. No a escalation militare”

"Oggi Toti sostiene che si debba aumentare la spesa in armamenti al 2% del Pil"

mattia crucioli

Genova. “Questa settimana ci saranno due appuntamenti importanti nella mia città per dire no alla guerra in Ucraina e a tutte le guerre” dice il candidato sindaco Mattia Crucioli in una nota diffusa.

E prosegue: “Domani, 31 marzo, sciopero del porto di Genova indetto dal sindacato USB contro la guerra in occasione dell’arrivo di una delle navi della flotta Bahri, diventata da alcuni anni simbolo delle cosiddette “navi della morte” che trasportano armamenti. Sabato 2 aprile, invece, in piazza San Lorenzo la manifestazione “La Guerra inizia a Genova” che vedrà la partecipazione dell’arcivescovo di Genova Marco Tasca insieme ai portuali del Calp, a Pax Christi, alle Acli e all’Arci e ad altre associazioni promotrici”.

“Proprio domani – continua Crucioli – voteremo in Senato il decreto Ucraina, per cui sarò a Roma, ma parteciperò salvo imprevisti all’appuntamento di sabato”

E conclude: “Desidero esprimere comunque il mio supporto e la mia solidarietà ad entrambe le iniziative con l’auspicio che il NO fermo della società civile all’escalation militare del conflitto russo-ucraino, all’invio di armi e al riarmo dell’Italia sia sempre più forte e chiaro e non possa più essere ignorato dai nostri governanti”.

“Toti guerrafondaio, no a escalation militare”

Poi Crucioli punta il dito contro Toti: “Il governatore ligure Toti, dopo aver detto che è giusto inviare armi in Ucraina, oggi sostiene che si debba aumentare la spesa in armamenti al 2% del Pil. Così dimostra la sua indole guerrafondaia e la propria insensibilità per le reali necessità dei liguri e di tutti gli italiani. Io ribadisco che non bisogna prestarsi all’escalation militare e che è immorale spendere così tante risorse in strumenti di morte”.

 

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