Sopraelevazioni

Metropolitana, la stazione Canepari sarà al sicuro dalle alluvioni. Sì allo Skymetro in Valbisagno fotogallery

In arrivo 20 milioni per la messa in sicurezza del rio Maltempo a Certosa. Bucci: "Nei prossimi bandi il finanziamento dell'estensione fino a Prato"

Generico marzo 2022

Genova. La futura stazione della metropolitana Canepari nel quartiere di Certosa non dovrà chiudere con allerta meteo arancione o rossa: a scongiurare lo scenario di rischio evidenziato nel progetto originale è il nuovo stanziamento del ministero delle Infrastrutture, oltre 20 milioni per completare la messa in sicurezza idraulica del rio Maltempo che scorre sotto piazzale Palli prima di confluire nel Polcevera. Ad annunciarlo sono stati oggi il ministro Enrico Giovannini e il sindaco Marco Bucci in una conferenza stampa online.

La conferenza unificata Stato-Regioni ha dato il via libera al decreto di assegnazione di 4,8 miliardi complessivi finanziati dal Pnrr e destinati al trasporto rapido di massa: per Genova sono stati confermati quasi 400 milioni già annunciati per il progetto dello Skymetro, cioè l’estensione della metropolitana in Valbisagno con una struttura sopraelevata a 5 metri di altezza fino a Molassana, e appunto la totale messa in sicurezza del rio Maltempo.

In pratica dovrà essere realizzato un piccolo scolmatore che preleverà il flusso del corso d’acqua a monte di piazzale Palli e lo porterà direttamente nel torrente prevenendo l’esondazione nella zona della stazione. Questo consentirà la piena operatività del prolungamento in fase di realizzazione a Certosa. Qualche incertezza riguarda tuttavia i tempi, visto che l‘apertura di Canepari è prevista sulla carta nel 2023. Ma l’assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi rassicura: “Le opere andranno certamente sincronizzate. Il progetto è già pronto, dobbiamo solo iniziare le procedure di gara. Il ministero è stato di parola, senza questi soldi la stazione non avrebbe potuto aprire”.

“Abbiamo bisogno di questi 20 milioni in più per la stazione Canepari che andrà completamente sopraelevata e messa in condizione di non dover essere sfiorata da qualunque piena duecentennale – ha commentato il sindaco Bucci durante la conferenza con Giovannini e le altre città interessate dai finanziamenti -. Sarà un grande lavoro che permetterà di avere una ulteriore stabilità idrogeologica di tutta la Valpolcevera”.

La prima fase dei lavori sul rio Maltempo è già partita nel tratto tra via Piombelli (dove scorre tombato) e il parcheggio di piazzale Palli ed è stata affidata ad Aster. Attualmente il piano di bacino colloca la nuova stazione in fascia A, quella a massimo rischio di esondazione, ragione per cui i treni non potrebbero raggiungerla in condizioni di elevato pericolo alluvionale, proprio come succedeva a Brignole prima dell’ampliamento della copertura nel tratto terminale del Bisagno (salvo gli accessi dalla stazione ferroviaria).

“Una svolta fondamentale per il sistema infrastrutturale della città di Genova – dichiara la deputata di Italia Viva Raffaella Paita -. Il via libera di oggi offre la certezza rispetto alla realizzazione di un’opera che, grazie a una capienza di almeno cinque mila passeggeri all’ora, rappresenta la soluzione al problema degli insostenibili flussi di traffico che tormentano la città”. Lo Skymetro, secondo l’ex assessora regionale, è “un’alternativa efficace e pulita che permetterà di alleggerire in modo sensibile la circolazione nelle strade di Genova. Anche considerato che si tratta di un obiettivo per cui mi sono spesa a lungo, si tratta di un giorno molto importante”.

E mentre Bucci ricorda che i finanziamenti già ottenuti sul trasporto pubblico superano il miliardo di euro, sul piatto potrebbero finire presto altri progetti. “Per i prossimi bandi ci aspettiamo il finanziamento dell’estensione della metropolitana da Molassana a Prato, altri 2 chilometri che possono essere realizzati a livello del terreno”, puntualizza il sindaco. Inoltre Tursi ha già pronto uno studio di fattibilità per il prolungamento verso Sampierdarena con tre nuove stazioni (Cantore, Montano e Fiumara) per circa 500 milioni di euro e tra le ipotesi future ci sono l’arrivo in sotterranea all’ospedale San Martino e la prosecuzione fino a Sestri Ponente.

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