Dopo 14 anni

Manon Lescaut al Teatro Carlo Felice riporta sul palco il dramma dell’emarginazione dei migranti

La regia di Davide Livermore, ripresa da Alessandra Premoli, ambienta l'inizio e la fine nel reparto quarantene di Ellis Island

manon lescaut

Genova. Sarà una Manon Lescaut ambientata nel 1893, anno della composizione pucciniana, anziché nel Settecento, quella che andrà in scena dal 25 marzo al 3 aprile al Teatro Carlo Felice, (orari e biglietti qui) ma soprattutto avrà una premessa aggiunta in origine dalla regia di Davide Livermore (qui ripresa da Alessandra Premoli): si partirà con un Renato Des Grieux anziano che nel 1954 torna a Ellis Island, nella stanza degli emigranti quarantenati, per ricordare le vicende della sua tragica storia d’amore con Manon. “Uno storyboard quasi cinematografico – la definisce Livermore – in cui abbiamo inserito, prima della musica, un momento parlato teatrale: la sala della quarantena si popola di suoi fantasmi”.

La trama. Un gruppo di studenti davanti a una locanda di Amiens è impegnato in festeggiamenti, fra essi Des Grieux. Quando si ferma la diligenza per il cambio dei cavalli e ne discende Manon, è vittima di un colpo di fulmine. La ragazza è accompagnata dal fratello Lescaut che la deve scortare sino al convento, ma la sua bellezza ha destato le voglie del vecchio Geronte de Ravoir, che viaggia con loro e ha in progetto di rapirla. Des Grieux, con l’aiuto di una amico, propone alla ragazza di scappare con lui e così succede. Gli studenti osservano la scena, canzonando Geronte che vorrebbe inseguire i fuggitivi, ma Lescaut lo invita a non perdere la calma, poiché sa che Manon ama il lusso, e presto pianterà lo studente. Così accade: Manon si trova nel palazzo di Geronte ed è divenuta l’amante del facoltoso cassiere. Lescaut, passato a salutarla, nota che non è felice: rimpiange l’amore sensuale del primo amante. Lescaut parte in cerca di Des Grieux, per condurlo dalla sorella. Fra i due torna a scoppiare la passione. Sorpresa con Des Grieux da Geronte, Manon lo deride poi, quando il vecchio esce a chiamare le guardie, si riempie le tasche di gioielli, causando la disperazione di Des Grieux. Irrompe Lescaut trafelato, avvertendoli del pericolo, ma è troppo tardi: Geronte rientra con la polizia e fa arrestare la ragazza. Al porto di Le Havre Manon sta per essere imbarcata come prostituta in un bastimento in partenza per le Americhe; Lescaut svela a Des Grieux, che ha seguito la fanciulla sin lì, di aver corrotto una guardia per liberare la sorella. Ma il piano viene scoperto. Des Grieux implora di potersi imbarcare insieme a lei. Il comandante acconsente e la nave salpa. Manon e Des Grieux si trascinano, al limite delle forze, in un deserto della Nuova Orléans. La bellezza di lei ha costretto Des Grieux a sostenere un duello e successivamente alla fuga. Invano l’amante si allontana per cercare soccorso: rimasta sola Manon si rivela conscia del proprio destino di morte.

Alessandra Premoli aggiunge: “Lo stanzone della quarantena si trasforma nel corso dei quattro atti: dalla stazione di posta di Amiens in cui arriverà una locomotiva e non una diligenza, a un bordello anziché casa di Geronte proprio per sottolineare il fatto che Manon si sia venduta a lui. L’intermezzo musicale sarà caratterizzato dalle immagini di migranti prese da foto d’epoca di fine Ottocento. Nel terzo atto saremo al porto di Lehavre. I migranti torneranno anche nel finale, proprio nella sala della quarantena, visto che in realtà l’ambientazione originale del quarto atto, il deserto della Lousiana, non esiste”.

A dirigere l’orchestra sarà Donato Renzetti, fresco di nomina a direttore emerito del Carlo Felice: “È
un’opera moderna, in cui prevale il senso del potere che uno pensa di avere, ma l’amore alla fine trionfa. Erroneamente si pensa che Puccini abbia copiato il dramma di Antoine François Prévost, invece lui ha tagliato l’anno d’amore che Manon e Des Grieux trascorrono insieme. Quest’ultimo in Puccini è strutturato come un personaggio molto passionale. Quest’opera è musicalmente difficile, la trovo simile alla Fanciulla del West”.

“Ospitare nei più importanti titoli della storia dell’opera, come in questa drammaticamente attuale Manon Lescaut, i più grandi interpreti vocali della scena internazionale – afferma il sovrintendente del Teatro Claudio Orazi – tra cui Maria José Siri e Marcelo Álvarez, è una parte fondamentale della mission della Fondazione in particolar modo quest’anno, in questa fase di progressivo ritorno alla normalità”.

Personaggi e interpreti principali: Manon Lescaut Maria Josè Siri/Monica Zanettin; Renato Des Grieux Marcelo Álvarez/Riccardo Massi/ Francesco Pio Galasso; Lescaut Stefano Antonucci/Enrico Marabelli; Geronte di Ravoir Matteo Peirone; Edmondo Giuseppe Infantino; L’oste Claudio Ottino;
Il maestro di ballo Didier Pieri; Il musico Sandra Pastrana; Il sergente degli arcieri Matteo Armanino; Il lampionaio Didier Pieri; Un Comandante di marina Loris Purpura

Renato Des Grieux anziano Roberto Alinghieri
Un parrucchiere Simone Tudda

Saranno due le conferenze illustrative in programma: sabato 19 marzo 2022, ore 16, Auditorium E. Montale: “Manon Lescaut, opera di passione e melodia”. Relatore: Roberto Iovino. Ingresso libero. Mercoledì 23 marzo 2022, ore 17.45, I Foyer, presentazione dell’opera in collaborazione con l’Università degli Studi di Genova, Scuola di Scienze Umanistiche “Mi chiamano Manon. Il primo, grande personaggio pucciniano“. Relatori: Ida Merello, docente di Letteratura e cultura francese, Davide Mingozzi, dottore di ricerca in Arti visive, performative e mediali. Ingresso libero.

“Dopo 14 anni di assenza, il primo grande successo di Puccini torna al Teatro Carlo Felice e dedica il suo debutto alla memoria del grande soprano Renata Tebaldi protagonista, nel 1961 al Teatro Margherita, di una leggendaria Manon Lescaut – commenta l’assessore alle Politiche culturali del Comune di Genova Barbara Grosso – Un’altra grande opera va ad aggiungersi a questa stagione del Teatro Carlo Felice, che si rivolge alla città con un cartellone diversificato, di grande impatto e di sicuro successo tra un pubblico vasto”.

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