Genova. Nel 2020 il medico di famiglia che aveva lo studio al Cep è andato in pensione. La dottoressa Gaggero era la sola rimasta. Nel 2019 era già stato l’unico pediatra a trasferirsi. Da allora la popolazione della zona, circa 6000 abitanti, è costretta per le cure primarie a “scendere” a Voltri o Pra’. Un disagio soprattutto per le persone disabili, gli anziani o le madri con bambini piccoli.
Il tema è tornato oggi all’attenzione del consiglio comunale di Genova grazie a un’interrogazione di Valeriano Vacalebre (Fratelli D’Italia) che ha chiesto alla giunta cosa sia allo studio per ripristinare l’assistenza sanitaria di base nel quartiere popolare: “Si era parlato in passato della possibilità di realizzare un ambulatorio al posto di un supermercato ma le tempistiche sono lunghe e incerte”, ha sottolineato.
Ci sarebbe però una soluzione alternativa che è stata illustrata in anteprima dall’assessore alla Sanità del Comune, Massimo Nicolò. “Questo è un problema che ci è stato posto più volte e per venire incontro alle esigenze dei cittadini, seppur in modalità provvisoria in attesa di posizionare uno studio medico fisso, abbiamo preso accordi con le associazioni di categoria dei tassisti in modo da stipulare una sorta di convenzione”.
In pratica, i cittadini del Cep potranno chiamare il taxi ed essere trasportati gratuitamente da casa agli studi dei medici di base che seguono principalmente la zona, tre o quattro professionisti, e poi essere riportati alla propria abitazione.
Secondo Nicolò la sperimentazione dovrebbe partire a breve: “Tra domani e dopodomani dovrei poter dare conferma della firma della convenzione”.