Eccolo

Il centro commerciale della Val Bisagno raddoppia. Il progetto da 9mila metri quadri e 525 posti auto fotogallery

Secondo le stime la struttura rinnovata richiamerà circa 415 vetture nell'ora di punta, con un incremento del traffico del 10% rispetto ad oggi

Nuova centro commerciale in Val Bisagno

Genova. Superfici di vendita quasi raddoppiate, con un nuovo store da 1500 metri quadrati e ben 525 posti auto pertinenziali ai quali si aggiungeranno 92 stalli da destinarsi ad un nuovo parcheggio di interscambio. Questi sono i principali dettagli che emergono dal progetto del nuovo centro commerciale di piazzale Bligny in Val Bisagno, che si allargherà su parte dell’area dell’ex officina Amt Guglielmetti.

Il progetto da quasi 23 milioni di euro, tra ristrutturazioni, nuove costruzioni, progettazioni e messe in funzione, prevede l’ampliamento di quasi 4000 metri quadrati della superficie totale di vendita, che, aggiunti a quelli oggi esistenti (poco più che 5 mila), porteranno ad un totale di 9340 metri quadrati. Di questi 2500 saranno della Coop e 1500 di un nuovo store ancora da destinarsi. Resteranno invariati gli spazi espositivi di Scarpamondo e Upim, mentre cresceranno gli spazi per i negozi di vicinato, che avranno a disposizione 2600 metri quadrati per 21 diverse attività (oggi sono 9).

La partita più rilevante, però, sarà quella dei parcheggi, soprattutto per le ricadute sul quartiere limitrofo: in totale il nuovo centro sarà dotato di 525 posti auto e 33 posti moto pertinenziali e di 92 posti auto pubblici, rispetto ai circa 260 oggi presenti. I posti pubblici, stando agli accordi, dovrebbero comporre un nuovo parcheggio di interscambio il cui accesso sul tetto degli edifici dove sarà collocato avverrà attraverso una nuova rampa costruita da via Terpi e per via Lungo Bisagno Dalmazia con un passaggio negli spazi pedonali e distributivi pubblici interni del centro o, anche in orari di chiusura del centro, attraverso percorsi e ascensori esterni dedicati.

Nel progetto è inoltre prevista l’eliminazione di tutte le recinzioni perimetrali su piazzale Bligny e Lungobisagno Dalmazia per permettere maggior fruibilità dello spazio esterno ed integrazione con gli spazi interni. Dai primi rendering si evince che la nuova struttura darà grande rilievo architettonico agli ampi spazi e al verde, con la messa a dimora di alcune non meglio precisate decine di alberi ad alto fusto. Nell’intervento saranno inoltre adeguate le tombinature di due rivi minori che drenano le acque del versante e le convogliano nel Torrente Bisagno, attualmente rispettivamente in corrispondenza di Piazzale Bligny e dell’area di distacco tra gli edifici dei due settori, mediante il rifacimento delle stesse con condotte adeguate alle portate calcolate.

Occhi puntati all’operatività del cantiere che, con le sue dimensioni sicuramente importanti, potrebbe impattare su tutta la vallata già alle prese oggi con grandi interventi. E grandi disagi. Stando al cronoprogramma presentato, i lavori dovrebbero iniziare a gennaio del 2023 e saranno divisi in tre fasi: la demolizione e il rifacimento della parte oggi della Guglielmetti, la costruzione di un nuovo corpo intermedio e, infine, la ristrutturazione completa dell’edificio commerciale oggi esistente. Il tutto per una data di fine lavori che potrebbe essere collocata nell’estate del 2025, un anno dopo, quindi, il termine stimato per i lavori dello scolmatore.

Con questo progetto Talea, il braccio immobiliare di Coop Liguria, si terrà circa 15 mila metri quadrati dei 32mila acquistati nel 2010 con la dismissione della ex Giugliemetti. I restanti 17 mila dovrebbero tornare al Comune di Genova i cerca di spazi per le nuove rimesse dei bus previste dal Pums.

Tutto si ingrandisce, quindi, in Val Bisagno, traffico incluso. Secondo le prime stime allegate al progetto a pieno regime l’ampliamento della struttura dovrebbe generare il 10% in più di traffico in entrata e uscita dal centro commerciale, per un totale di 415 vetture all’ora (media calcolata nell’ora di punta del sabato, giorno di maggior afflusso), a cui si aggiungono una trentina di auto movimentate dal parcheggio di interscambio. Un flusso corposo ma che si diluisce in quella che è una delle maggiori arterie cittadine: secondo gli studi effettuati il nuovo assetto del centro commerciale aumenterà il traffico totale della zona di circa il 5%. Che tradotto in termini di qualità dell’aria significa un incremento medio di NOx del 5.38%, di Pm10 del 11,67% e di Pm2,5 del 2,59%, secondo i dati dello studio ambientale allegato. Poco, sì, ma neanche nulla.

 

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