Preoccupante

Guerra in Ucraina: benzina oltre i 2 euro al litro, prezzo del grano ai massimi storici

Ripercussioni sempre più gravi sull'economia mondiale, anche il gas ha toccato un nuovo record storico

caro benzina 3 marzo 2022

Le tensioni internazionali sfociate nella guerra in Ucraina mostrano ripercussioni sempre più gravi sull’economia mondiale.

Schizzano i prezzi della benzina: al servito, il prezzo medio è a 2,024 euro/litro (ieri 2,015) con gli impianti che mostrano prezzi medi tra 1,965 e 2,111 euro/litro (no logo 1,927). La media del gasolio servito aumenta a 1,904 euro/litro (ieri 1,895) con prezzi tra 1,844 e 1,974 euro/litro (no logo 1,809). Anche i prezzi del Gpl crescono e vanno da 0,828 a 0,857 euro/litro (no logo 0,823). Infine, il prezzo medio del metano auto risulta ancora in saliscendi, con rialzi soprattutto nei distributori Eni, tra 1,753 e 1,885.

Non si ferma nemmeno il volo del prezzo del gas: sui mercati telematici ad Amsterdam ha toccato il record storico di 200 euro (esattamente 199,99 per poi scendere leggermente) al mgawattora con il future Ice Ttf, che è il riferimento della materia prima per l’Europa. In un clima molto volatile e nervoso, l’aumento è del 19% rispetto alla chiusura di ieri.

Continua anche la corsa del prezzo del grano sulla Borsa merci di Chicago, quella di riferimento mondiale: i futures sul frumento, del quale l’Ucraina è uno dei maggiori esportatori mondiali, correggono ancora il record storico e crescono del 7% a 1.134 dollari al bushel, l’unità di misura anglosassone utilizzata per questo genere di materie prime. Vola anche il mais, in aumento del 3% a 747 dollari, ai massimi dal 2013. Solo pochi giorni fa raccontavamo su questa testata le preoccupazioni dei fornai genovesi.

Petrolio sempre sui massimi, in attesa degli sviluppi in Ucraina e dopo la decisione dell’Opec di mantenere inalterato il rialzo della produzione. il Brent dopo una fiammata oltre i 117 dollari è scambiato a 116,95 dollari al barile (+3,56%), mentre il Wti è a 114,56 dollari (+3,58%).

Quotazioni dell’oro sempre alte ma ferme sui livelli della vigilia: il metallo prezioso è a 1.928,27 dollari l’oncia con un calo dello 0,02%.

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