Genova. Le associazioni dei consumatori italiane lanciano un boicottaggio nazionale del gas proveniente dalla Russia “teso a colpire gli oligarchi di quel paese e lanciare un messaggio di solidarietà al popolo ucraino”.
Una iniziativa duplice, secondo gli aderenti: meno gas consumiamo e più risparmiamo e inoltre meno i nostri soldi andranno ai finanziatori della guerra contro il popolo ucraino. “I consumatori – l’auspicio degli organizzatori – possono così sanzionare pesantemente chi ha scatenato una guerra di aggressione nel cuore dell’Europa ed essere promotori di pace”.
“Chiediamo a tutti i cittadini consumatori e utenti e alle famiglie di unirsi in un ideale grande abbraccio per la pace e, per un pianeta libero dall’inquinamento, di autoridurre i consumi di luce e gas il 15 marzo, in occasione della giornata mondiale dei diritti dei consumatori, utilizzando l’energia solo per le attività essenziali”, affermano Assoutenti, Assoconsum, Codacons, Codici, Lega Consumatori, Udicon, Associazione Utenti Radiotelevisivi.
Oltre il 40% del gas utilizzato in Italia viene importato dalla Siberia e pagato a carissimo prezzo alla società Gazprom di proprietà dello stato e degli oligarchi russi. La protesta riguarda anche l’energia elettrica, in quanto essa è a sua volta prodotta per il 64% con il gas.
Cosa fare il 15 marzo 2022
spegnere il riscaldamento o limitarlo a 15 gradi
lavarsi con l’acqua fredda
mangiare cibi senza usare il gas
non usare il ferro da stiro, la lavatrice, la lavastoviglie e nessun altro elettrodomestico o limitarne fortemente l’utilizzo
ridurre l’uso del cellulare, del computer e del televisore alle sole emergenze (comunicazioni essenziali, radio e telegiornali)
“I consumatori italiani possono dare un forte segnale di solidarietà al popolo ucraino invaso e al popolo russo oppresso – concludono le associazioni – rivolgiamo un appello a tutte le associazioni, da quelle del volontariato a quelle ambientaliste, ai sindacati e ai partiti politici, affinché aderiscano all’iniziativa del 15 Marzo in segno di protesta contro la guerra proveniente dalla Russia, teso a colpire gli oligarchi di quel paese e lanciare un messaggio di solidarietà al popolo ucraino”.