Genova. Dureranno circa 36 mesi i lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della diga Badana, la più grande dei laghi del Gorzente, con interventi che consentiranno il ritorno in servizio del terzo e più capiente invaso del complesso idrico tra Liguria e Piemonte, aumentando in questo modo la riserva d’acqua di Genova e provincia di circa 5 milioni di metri cubi.
I lavori interverranno per riparare gli ammaloramenti della struttura accumulatosi nei sui oltre cento anni di servizio e che nel 2006 portarono allo svuotamento precauzionale dell’invaso con il rilascio di oltre 4 milioni di metri cubi d’acqua nel giro di pochi giorni a seguito di alcune falle apertesi nella struttura. Operativa nel 1918, è una delle più antiche del nostro territorio e la sua ‘chiusura’ pesa sulle riserve idriche della nostra città per oltre 4,7 milioni di metri cubi di preziosissima acqua.
Il cantiere, dopo l’assegnazione dell’appalto definita in questi giorni, sarà pronto a partire nei primi giorni di aprile e dopo circa 36 mesi di lavorazioni, tempo permettendo, inizieranno i primi collaudi con riempimenti parziali prima e totali poi. Nel dettaglio saranno rinforzati il piede della struttura, sarà implementato il tunnel di scarico in fondo al lago, sistemate e potenziate le spalle della diga e costruito un nuovo sistema di svuotamento.
Stando al progetto presentato presso il ministero dell’ambiente il franco libero rispetto all’attuale livello di massima regolazione sarà superiore a 4 metri, consente un innalzamento programmato del livello di massima regolazione accresciuto di un metro, raggiungendo quota 718.00. Ne deriva un incremento di capacità del serbatoio stimabile in circa 250 000 metri cubi, che porteranno la capacità massima dell’invaso a circa 5 milioni di metri cubi.
Con il suo rientro in servizio, quindi, Iren, dal 2006 proprietaria della diga costruita a partire dal 1914 dall’acquedotto De Ferrari, avrà su Genova e provincia un sistema idrico di quasi 45 milioni di metri cubi, il volume più alto della sua storia. I laghi del Gorzente torneranno a contenere gli oltre 12 milioni di metri cubi d’acqua, che si sommeranno ai 25 del Brugneto, ai 4,5 del Busalletta e ai 3,3 del Val Noci.
Certamente non mancherà qualche disagi dovuto alla presenza del cantiere: la strada di servizio che oggi porta ai laghi sarà chiusa al pubblico e dovrà essere in qualche modo potenziata in alcuni suoi tratti per consentire il passaggio dei mezzi pesanti, mentre il campo base occuperà una parte degli spazi limitrofi ai bacini. Problemi anche per i sentieri che attraversano quelle vallate: i parchi del Beigua e delle Capanne di Marcarolo, dove insistono in parte i laghi, stanno provvedendo a soluzioni alternative momentanee per consentire la fruibilità dei sentieri.