Genova. Gli spazi sono quelli di una ex storica macelleria che ha ancora le pareti in marmo e ora, in quelle che erano le celle frigorifere, sta sorgendo un centro ascolto oltre a un magazzino già ben fornito dove conservare i beni alimentari di prima necessità per chi ne ha bisogno. La grande stanza all’ingresso, invece servirà per i corsi, dal cucito all’informatica, dal corso di pilates a tutte le attività che utenti e volontari vorranno proporre e condividere insieme.
E’ questo il senso dell’Emporio solidale, inaugurato oggi in via Canneto il Lungo 57R, frutto di un lavoro durato due anni messo in atto da un gruppo di volontari che fanno parte di ANPI sezione Teresa Mattei, Il Ce.sto e Genova Solidale con gli abitanti del Sestiere del Molo.
Il progetto è partito dall’esperienza di distribuzione alimentare alle famiglie del Centro Storico che si trovavano in stato di necessità. Due anni fa i nuclei aiutati erano 20, oggi sono 280.
“L’Emporio Solidale – spiega Valentina Arcuri, presidente dell’Anpi Teresa Mattei – nasce per superare il semplice concetto di assistenzialismo, dove viene fornito un aiuto alimentare a chi ne ha bisogno, per evolversi in un principio di valorizzazione delle persone. E’ stata costruita una rete di reciprocità per rispondere alle difficoltà del quartiere e sono state individuate tutta una serie di azioni utili ai cittadini che vi abitano secondo due criteri: il primo è individuare le azioni utili al quartiere perché utili agli abitanti e al territorio, l’altro è porre in atto azioni che valorizzino le persone secondo le loro qualità e capacità, seguendo l’idea che migliorando se stessi si renda migliore il contesto e il rapporto con gli altri”.
Un progetto, quindi, che partendo dall’assistenza a bisogni primari è diventato strumento di inclusione e restituzione di dignità, un vero e proprio community hub, così come è delineato anche negli obiettivi del Patto di Sussidiarietà “Progetto di comunità per interventi e servizi nella zona denominata Sestiere del Molo” (parte del nuovo Piano Integrato Centro Storico) in cui il progetto Emporio solidale rientra.
“Poter contare su un community hub nel Sestiere del Molo, il primo nel suo genere, è un passo molto importante per poter fornire una nuova forma di assistenzialismo, capillare, mutuale, che mette al centro la dignità e l’inclusione e davvero solidale” ha detto il consigliere delegato alle politiche sociali Mario Baroni. “L’Emporio solidale è davvero l’espressione massima di cosa possono fare il mondo dell’associazionismo, i singoli cittadini e le istituzioni quando decidono di lavorare insieme”.
“L’Emporio solidale rimanda a un’idea di città ma anche di un ruolo diverso che servizi e lo stesso volontariato devono assumere davanti a un mutamento accelerato che segna le nostre vite come le comunità – aggiunge Elena Fiorini, presidente del Ce.sto -. Le povertà, oggi, sono nell’orizzonte di vita possibile di ciascuno. Bisogna evitare vecchi stereotipi, favorire le opportunità, valorizzare e rendere possibile il contributo delle persone che hanno bisogno di aiuto ed assistenza al contesto che le circonda. In una nuova mutualità solidale che è anche ricomposizione della comunità e tenere insieme un tessuto sociale sempre più frammentato. La nostra scommessa, che è, in fondo, un vero e proprio laboratorio sociale, diventa parte di una città giusta per tutti”.
All’inaugurazione ha partecipato anche il candidato sindaco del campo progressista Ariel Dello Strologo: “E’ un modello molto interessante ed è una risposta della società civile della comunità a bisogno sempre più crescenti – ha detto Dello Strologo – E’ chiaro che pensando da sindaco credo che il Comune dovrebbe essere molto più presente e attivo nell’entrare in rete con questa società così propositiva, perché i bisogni sono tanti e non sono solo nel centro storico ma ci sono tante zone della città in grave difficoltà”.